Se state avviando un nuovo business, siete, ovviamente abbastanza lontani dalla posizione di leader.
L’obbligo creativo, ovvero di ricerca della parola o insieme di parole (poche) che riassumano il concetto, deve rispettare due requisiti molto importanti:
ESSERE SEMPLICE
ESSERE DISPONIBILE
La semplicità della parola può essere ricercata nella classe dei benefici associabili al brand o meglio, ai servizi ed ai prodotti ad esso associabili. Arrivare al concetto migliore, necessità quindi di un percorso che preliminarmente preveda, attraverso una analisi competitiva, comparativa, per Key Factors, di definire i vantaggi e benefici associabili ai brand concorrenti (e quindi ai prodotti e servizi che li rappresentano) e di conseguenza la nostra posizione di benefici obiettivo ovvero la nostra problem/solution. Quindi potremmo
- permetterti di “scegliere un capo di abbigliamento on line ma acquistarlo solo dopo la prova” (SCEGLI – INDOSSA –PAGA);
- permetterti “vivere una vacanza o soggiorno fuori casa COME A CASA;
- permetterti di viaggiare senza costi non voluti (LOW FARES).
Oppure potremmo concentrarci anche su caratteristiche e vantaggi, unici ed inequivocabili, che rappresentino un primato per la stessa azienda o brand, ben comprensibili a tutti, e quindi più efficaci (questo accade spesso per i prodotti alimentari):
- Biscotti leggeri e digeribili.
- Caffè come al bar.
- DOC, IGT, IGP ecc.
- Pasta con autentica trafilatura al bronzo.
- Tipico e locale.
La scelta di una parola semplice e quindi, di un concetto efficace, porta con se altri ulteriori effetti positivi. Se dimostriamo che quell’attributo ci appartiene davvero (ovvero non è solo uno slogan o una trovata estemporanea, ma frutto di una seria visione aziendale) i clienti ce ne concederanno molti altri, alcuni, di loro esclusiva creazione e, spesso, anche di autosuggestione.
“Da quando mangio quel prodotto X mi sento più in forma”.
“Da quando acquisto abbigliamento sul portale Y non regalo più indumenti che non metto”.