Piani di incentivazione e work for equity

Dopo diversi anni dall’entrata in vigore della disciplina, questi piani di incentivazione e di remunerazione hanno trovato una scarsa diffusione principalmente per ragioni di carattere operativo, che vale la pena analizzare al fine di fornire –sinteticamente- spunti di carattere pratico.

I piani di incentivazione, e di Work For Equity, sono una straordinaria opportunità in quanto consentono alle startup di superare eventuali “vincoli di liquidità” stabilendo non solo per amministratori, dipendenti e collaboratori ma anche per fornitori qualificati (es. professionisti, consulenti strategici, partner commerciali) compensi sotto forma di partecipazioni al capitale o di Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP) a fronte delle proprie prestazioni e dei propri servizi.

I caratteri distintivi

Sussistono distinzioni basilari fra le Stock Options (a fronte di piani di incentivazione ed il Work for Equity).

In genere, le Stock Option sono diritti di opzione che attribuiscono ai beneficiari il diritto a sottoscrivere, ad un prezzo determinato, azioni o quote di futura emissione della Start Up presso la quale il beneficiario presta servizio e sono di norma concesse gratuitamente entro un definito lasso di tempo che solitamente inizia a decorrere dopo che siano trascorsi alcuni anni dalla loro attribuzione (c.d. “vesting period”). La data di maturazione solitamente coincide con il raggiungimento di obiettivi di performance predeterminati e/o con la continuazione del rapporto di lavoro per un periodo di tempo prestabilito. I beneficiari, quindi, diventano titolari delle azioni o delle quote oggetto del piano solo in un momento successivo alla deliberazione del piano.

I piani di Work for Equity, invece, hanno ad oggetto normalmente azioni o quote e non i diritti per l’acquisto o la sottoscrizione dei suddetti strumenti finanziari, quali i diritti di opzione di sottoscrizione di azioni o quote. Con il Work for Equity si ha un ingresso immediato del capitale della Start Up con assegnazione di azioni o quote a seconda se si tratti di S.p.A. o di S.r.l.. Qualora, invece, vi fosse l’esigenza di un ingresso posticipato il piano potrebbe avere ad oggetto gli SFP con un regolamento di emissione che preveda, inoltre, la conversione degli stessi strumenti in azioni o quote al verificarsi di determinate condizioni o performance della Start Up emittente, consentendo in tal modo ai beneficiari di diventare soci della stessa in un momento successivo e predeterminato.

.L’attuazione dei piani

L’attuazione di un piano di incentivazione o remunerazione coinvolge l’organo amministrativo e l’assemblea della soci che dovranno deliberare l’adozione dello stresso secondo meccanismi che possono variare a seconda della tipologia del piano e dei suoi beneficiari. È bene, innanzitutto, prevedere nello statuto della Start Up la possibilità dell’adozione dei piani di incentivazione e remunerazione e questo sin dalla registrazione della società nei registri speciali delle Start Up. Lo statuto, inoltre, deve prevedere la possibilità che gli aumenti di capitale a titolo oneroso vengano sottoscritti da soggetti terzi non soci e questo per consentire l’attribuzione dei piani di Stock Grant Plan, di Restricted Stock Units oppure Work for Equity a favore di beneficiari esterni come liberi professionisti o fornitori della società. La mancanza di queste previsioni non impedisce l’adozione dei piani ma li subordina, comunque, ad una modifica ad hoc dello statuto che comporta un costo aggiuntivo in termini di diritti camerali, oneri ed onorari notarili. A tal proposito, si evidenzia come questi piani non possono essere adottati dalle S.r.l. semplificate disciplinate dall’articolo 2463 bis del codice civile dal momento che lo statuto di questo particolare tipo di società a responsabilità limitata è di matrice ministeriale e non può contenere queste specifiche previsioni.

La valutazione delle prestazioni oggetto di Work for Equity

In linea di principio, per il codice civile gli apporti di prestazioni e servizi resi a fronte di quote che sono il cuore del Work for Equity, attribuite dalla S.r.l. con un aumento di capitale a pagamento, devono essere garantiti da apposite polizze fideiussorie o fideiussioni bancarie a carico dei soggetti che sono apportatori delle stesse analogamente a quanto avviene nelle S.r.l. ordinarie

Alternativa

Per usufruire delle agevolazioni previste per il Work for Equity, un’alternativa è rappresentata dalla possibilità per i beneficiari di conferire il credito che costituisce il corrispettivo (e quindi il valore) dei servizi apportati alla Start Up. In tal modo occorrerà predisporre una perizia contabile che attesti il valore dei crediti e che consenta il conferimento dei servizi senza la necessità della fideiussione o della polizza.

Uno schema di sintesi

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