Detrazioni startup. Dopo la pausa estiva i commercialisti sono alle prese con gli ultimi controlli per inviare le dichiarazioni dei redditi: le tasse oramai sono state pagate, occorre ora perfezionare tutti quegli aspetti più di carattere informativo. Fra questi, per le persone fisiche, la corretta compilazione dei quadri per beneficiare della detrazione in startup e PMI innovative è uno di quelli cui prestare particolare attenzione.
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Detrazioni startup. Il quadro di riferimento
Il 2020 è stato un anno ricco di novità normative che hanno incentivato l’investimento nelle imprese innovative. Ne abbiamo parlato già in diversi articoli, questo l’ultimo in ordine cronologico, e la situazione è piuttosto articolata.
Abbiamo l’investimento “tradizionale” sia in startup che in PMI innovative cui spetta la detrazione del 30%.
C’è poi l’agevolazione “rafforzata”, quella prevista dall’articolo 38 del decreto rilancio (DL 34/2020), per cui spetta la detrazione del 50% per gli aumenti di capitale e -solo per il 2020 – anche per le costituzioni e che sono soggette ai limiti del regime de minimis (ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013).
Ricordiamo inoltre che l’investimento può essere diretto oppure indiretto per il tramite di società che investono prevalentemente in startup innovative o Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR).
E ‘utile precisare che l’ammontare non detraibile, in tutto o in parte, nel periodo d’imposta di riferimento può essere portato in detrazione dall’Irpef nei periodi d’imposta successivi, ma non oltre il terzo
Detrazioni startup. Il fascicolo detrazioni
Vediamo ora, prima di addentrarci nei meandri compilativi della dichiarazione, come deve essere documentato l’investimento.
Innanzitutto, per beneficiare della detrazione “rafforzata” del 50% è necessario che le imprese beneficiarie dell’agevolazione abbiano presentato apposita comunicazione tramite la piattaforma informatica sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, un’istanza on line a questo link.
In ogni caso tutti gli investitori devono poi ricevere (e conservare perché viene richiesto dall’Agenzia delle Entrate in sede dei controlli delle dichiarazioni) una certificazione del legale rappresentante dell’impresa beneficiaria contenente specifiche informazioni previste dalla normativa e corredata dal business plan comprensivo della exit strategy.
Per la detrazione del 50% la certificazione deve contenere anche il codice COR rilasciato dal registro nazionale degli aiuti, l’importo dell’investimento effettuato e quello della detrazione fruibile.
Vediamo ora come compilare la dichiarazione. Precisiamo subito che il modello deve per forza di cose essere il modello Redditi. Infatti, nel modello 730 non esiste nessun campo per indicare la detrazione in startup e PMI innovative. Non capiamo la motivazione di tale scelta che penalizza i contribuenti che possono utilizzare il modello 730 per avere il rimborso dei crediti che emergono dalla dichiarazione direttamente in busta paga. Poco convincenti ci paiono anche le ragioni dell’Agenzia che argomenta precisando che il modello 730 è destinato alle situazioni più semplici…
Detrazioni startup. Guida alla compilazione modello Redditi PF 2021
I contribuenti che effettuano investimenti in startup e PMI innovative devono compilare alcuni quadri del modello Redditi PF 2021.
1) Il quadro RP. Precisamente il rigo RP80 accoglie tutte le informazioni relative all’investimento e all’ammontare della detrazione. Qualora siano stati effettuati, nel 2020, investimenti di tipologia diversa (30%, 50% come abbiamo visto) o in società diverse è necessario compilare più quadri. Nel primo quadro poi, verrà riportato il totale (colonna 6).
Rinviamo alle istruzioni del modello (che sono prelevabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate) per una disamina più analitica precisando però che tutte le indicazioni per compilare i singoli righi sono contenute nella certificazione che ha rilasciato l’impresa beneficiaria. Se manca qualche informazione probabilmente c’è qualcosa che non funziona nella certificazione.
Nel caso in cui si sia verificata la decadenza dal beneficio per il verificarsi di una delle condizioni previste dalla legge (per esempio la cessione della partecipazione o la distribuzione di utili prima dei periodi stabiliti), il contribuente è tenuto a compilare il rigo RP80 e a restituire l’importo detratto, unitamente ai relativi interessi legali.
2) Il quadro RN. L’importo totale della detrazione va poi riportato nel quadro RN che è il quadro in cui vengono effettuati i conteggi per la liquidazione dell’imposta da cui emerge il debito o il credito tributario.
In particolare, nel rigo RN21 deve essere indicato l’importo complessivo della detrazione (quello di RP80 colonna 6 per intenderci) e la detrazione utilizzata, cioè che ha trovato capienza nell’imposta del 2020. Il residuo può essere “portato in avanti” e utilizzato, come detto, nei successivi 3 anni.
Sempre nel quadro RN (nei righi RN18, RN19 e RN20) vanno riportate le detrazioni non fruite (per incapienza) nei precedenti periodi di imposta 2017, 2018 e 2019.
3) il quadro RS. Il rigo RS401 è il quadro in cui vanno comunicati gli aiuti di stato fruiti dalle imprese e dai titolari di partita iva.
Quindi questo quadro deve essere compilato dalle società che effettuano investimenti in startup e PMI innovative e che beneficiano della deduzione dal reddito del 30% dell’investimento e dagli imprenditori individuali che investono in regime di impresa.
Non deve essere compilato invece, e questo è pacifico, quindi dalle persone fisiche non titolari di partita iva.
Può capitare (così come è capitato a noi) che chi investa in un’impresa innovativa sia un professionista, titolare di partita iva. Ebbene lo scorso anno (per le dichiarazioni relative all’anno di imposta 2019) la dichiarazione non poteva essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate perché i controlli telematici bloccavano l’invio qualora, in presenza di un investimento in startup o PMI, non fosse stato compilato anche il rigo RS401. La cosa è apparsa agli addetti ai lavori piuttosto strana! Quest’anno, invece, con la versione dei controlli telematici aggiornata a questo momento il problema non si pone.
Detrazioni startup. Piccolo suggerimento
In coda a questo contributo, vogliamo ricordarti che per la creazione delle certificazioni e del business plan che compongono il fascicolo investitori valido per le detrazioni, abbiamo creato un tool che in pochi clic e pochi passaggi ti permette di ottenere i documenti validi e redatti a norma. Puoi accedere da qui.