Costituzione startup on line. Come da nostra mission, rispondiamo alle numerose sollecitazioni ricevute in queste ultime settimane che ancora una volta denotano il grave stato di confusione che caratterizza la vicenda del “ritorno alle costituzioni on line“. Con il caffè di oggi forniamo un ultimo aggiornamento della interminabile e controversa vicenda che sembra lontana dal concludersi.
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Costituzione startup on line. Anche Confindustria boccia l’affidamento ai Notai
Nei nostri due articoli dedicati all’argomento abbiamo affrontato gli argomenti della sanatoria e post sanatoria contenuti nel DM 140/2021, ponendo l’accento sulle modalità di un eventuale ritorno alle costituzioni on line.
E sull’argomento è anche tornata (con tutto il suo peso specifico) anche Confindustria per voce di Carlo Bonomi che all’assemblea generale ha dichiarato ““in tema di transizione digitale, numerosi ordini professionali, casse di previdenza e società pubbliche controllate in-house stiano usando proprie risorse, a ben altro destinate, per realizzare piattaforme digitali esclusive in chiara violazione della concorrenza, mentre l’offerta di servizi digitali da parte delle imprese private di settore offre una vastissima gamma di soluzioni già testate e disponibili sul mercato”.
E la dose è stata ulteriormente rincarata dall’intervento della direttrice Francesca Mariotti: “La scelta del governo di affidare la costituzione online delle società (a responsabilità limitata e a responsabilità limitata semplificata, ndr) esclusivamente a una piattaforma telematica gestita dal Consiglio nazionale del notariato, e non anche mediante il ricorso alla piattaforma gestita dal sistema camerale, oltre a destare perplessità tra gli operatori economici per i relativi costi aggiuntivi, non trova una giustificazione nel diritto della Unione europea”.
Orientamenti che ovviamente ci trovano ampiamente d’accordo in quanto già con il nostro contributo dello scorso aprile chiedevamo un rispetto della Direttiva Europea.
Costituzione startup on line. A che punto è l’iter parlamentare?
Nell’ultimo aggiornamento sull’argomento ci eravamo lasciati affermando che probabilmente la soluzione sarebbe arrivata in settembre. Ma, fortunatamente, (visto il pericolo di un pieno recepimento del testo del Decreto di fine Agosto) non è stato così.
Infatti scrivevamo che il Governo aveva chiesto il parere entro il 16 settembre, ma ad oggi risulta la concessione di un rinvio di 15 giorni per riuscire a trovare una posizione comune in un momento in cui la maggioranza di Governo è attraversata da numerose tensioni. Intanto si sono fatte sentire le voce di diverse associazioni di categoria, come Assintel (Confcommercio), AssoSoftware (Confindustria), AssoProfessioni e Unioncamere Veneto, e ovviamente Confindustria.
Costituzione startup on line. Riflessioni
Appare oramai evidente che la scelta di affidare l’esclusiva ai Notai per il probabile ritorno alle costituzioni on line sia legittimamente criticato da più parti, e le critiche si fondano prioritariamente sul concetto di “forzatura” rispetto al tenore della direttiva europea soprattutto in tema di concorrenza, ma anche e soprattutto di efficienza ed efficacia della procedura che dovrebbe passare attraverso una piattaforma (Norartel) ancora da collaudare sulla specificità delle costituzioni delle startup, quando di contro vi sono (come giustamente cita Bonomi) soluzioni già testate e pienamente funzionanti alle quali occorrerebbe solo un aggiornamento procedurale.
Aggiungiamo e ribadiamo infine il nostro credo.
Sempre in tema di contenuto e tenore della direttiva europea sarebbe necessario (oltre che utile), ampliare la platea dei professionisti “abilitati” alle costituzioni on line, ricordando che l’articolo 13 octies della Direttiva n° 2019/1151 dispone altresì che “la Legge Nazionale possa individuare, oltre ai notai, altri soggetti dotati di adeguate competenze economico-giuridiche per trattare per qualsiasi aspetto della costituzione online di una società”.
Da qui i partner di Creazioneimpesa hanno avviato una lunga e faticosa attività di divulgazione e informazione coinvolgendo anche rappresentanze professionali istituzionali e redigendo una proposta di Legge da sottoporre ai Parlamentari impegnati nelle attività specifiche.
Ecco la nostra proposta di legge del 27/05/2021 a firma congiunta di Nicola Tracanella, Ezio Este, Nicola Vernaglione