Società Benefit. 30 risposte utili. #1 di #3

Costituzione startup

Società Benefit. Potremmo dire che è il “fenomeno” del momento, trainato dal concetto più coinvolgente dell’ impresa sostenibile ed ancora più attuale se unito allo status di Startup. Come ormai noto, siamo una società Benefit, e quindi, direttamente coinvolti e impegnati nella tematica, ad ogni livello. Per questo, anche per l’avvicinarsi della data in cui è necessario produrre la relazione d”impatto, abbiano pensato di pubblicare una piccola guida, fatta di 30 risposte utili, divisa in tre parti. Ecco la prima.

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Società Benefit. Come?

1.Come faccio a capire se la mia attività è o può rientrare in una società benefit?

Qualunque attività potenzialmente può essere benefit (con alcune evidenti eccezioni come quelle elencate nel nostro Manifesto: produzioni di armamenti, sfruttamento degli animali ecc…); è necessario e sufficiente che dall’attività di impresa scaturisca un impatto positivo in termini ambientali e/o sociali.

2.Come deve essere concepito l’oggetto sociale di una società benefit?

L’oggetto sociale deve contenere l’obiettivo profit (creazione di valore per gli azionisti: utili ed incremento di valore delle partecipazioni) e l’obiettivo benefit, connaturato all’attività profit e rivolto alla creazione di benefici sociali e/o ambientali.

3.Per essere società benefit devo essere una B-Corp?

No: le Società Benefit sono diverse dalle B-Corp. Le prime sono società di diritto italiano costituite ai sensi della normativa di riferimento (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, commi da 376 a 383 e allegati 4 e 5), obbligate a misurare (annualmente) il proprio impatto tramite uno standard di valutazione indipendente e trasparente.

Le B-Corp sono invece società (avviate in qualunque Paese) che si sono volontariamente sottoposte allo standard di valutazione predisposto da B Lab (ente senza scopo di lucro di diritto statunitense), denominato B Impact Assessment, raggiungendo (almeno ogni 3 anni) il punteggio minimo per ottenere la certificazione B Corp.

Società Benefit. Sostenibilità

4.La sostenibilità di impresa è meglio assicurata da una Società Benefit o da una B Corp?

Non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda, dipende caso per caso; in generale, si può comunque affermare che mentre in una società benefit la sostenibilità di impresa è – per così dire – codificata nello statuto, e pertanto può essere modificata soltanto con le maggioranza previste per le assemblee straordinarie (eventualmente maggiorate per dare maggiore certezza), una B-Corp può liberamente decidere di richiedere la certificazione in alcuni anni e non in altri.

La certificazione B Corp deve essere inoltre aggiornata ogni 3 anni, mentre la relazione di impatto deve essere predisposta ogni anno.

5.Per essere società benefit basta dimostrare il rispetto dell’ambiente?

Dipende dagli obiettivi benefit che ci si è dati nell’oggetto sociale. Se sono solo obiettivi di natura ambientale, solo questi devono essere conseguiti per mantenere lo status di società benefit. Detto ciò, non si può trascurare il fatto che la sostenibilità di impresa è un concetto a tutto tondo, che abbraccia tanto i temi ambientali quanto quelli sociali. Come ci si può definire benefit se mi occupo solo di obiettivi ambientali, tralasciando del tutto gli impatti sulla comunità con cui vengo in contatto (dipendenti, clienti, fornitori, altri soggetti comunque legati all’impresa)?

6.Per essere o diventare società benefit cosa bisogna fare concretamente?

Occorre predisporre uno statuto in linea con la Legge 208 citata sopra, nominare il responsabile dell’obiettivo benefit, predisporre la relazione annuale, depositarla presso il registro imprese e pubblicarla sul sito internet.

Al di là di questi adempimenti richiesti dalla normativa, tuttavia, soprattutto nelle realtà di medie/grosse dimensioni, è necessario creare una consapevolezza verso la sostenibilità nel management e nei dipendenti, dotare l’impresa di una assetto organizzativo adeguato alla raccolta delle informazioni ed al perseguimento dello scopo benefit, verificare il rispetto degli standard di sostenibilità anche a livello di filiera ecc… ecc…

Società benefit. La rendicontazione

7.Come si fa a mantenere i requisiti della società benefit?

È necessario predisporre annualmente la relazione di impatto, che include la misurazione dell’impatto generato, depositarla in CCIAA unitamente al bilancio di esercizio e pubblicarla sul sito internet. Non è richiesto il conseguimento di un beneficio minimo.

8.Se non si raggiungono gli obiettivi cosa succede?

Gli obiettivi vengono definiti nella relazione di impatto annuale, per l’anno successivo. Se non si riescono a conseguire, la normativa richiede solo di illustrare i motivi che hanno impedito o limitato il loro raggiungimento.

9.Chi deve redigere la relazione d’impatto?

L’organo amministrativo è, in prima battuta, il soggetto a cui è attribuito l’onere di perseguire le finalità benefit, attraverso i propri poteri di governance; gli amministratori potranno però individuare, anche esternamente all’impressa, il soggetto o i soggetti responsabili a cui affidare i predetti compiti. La responsabilità per l’omesso rispetto della normativa ricade comunque sulla società di fronte ai terzi e sugli amministratori nei confronti della società e dei soci.

10.La relazione d’impatto “è libera” o vanno rispettati requisiti?

La normativa richiede genericamente che la relazione contenga:

a) la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;

b) la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione esterno con caratteristiche descritte nell’allegato 4 annesso alla Legge e che comprenda le aree di valutazione identificate nell’allegato 5

c) una sezione dedicata alla descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio successivo.

Rispettati questi requisiti, il contenuto, la forma, l’ordine degli argomenti ecc… sono liberi..

segue nel prossimo caffè

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