Detrazioni startup. La fiduciaria e il 50%

detrazioni startup

Detrazioni startup. Proseguiamo il nostro approfondimento su quote e investimenti in startup innovative, affrontando oggi un aspetto molto specifico, quello degli investimenti attraverso fiduciaria e della conseguente regolamentazione della detrazione per gli investimenti.

Come sempre, nel pieno rispetto della nostra mission “diffondere conoscenza e consapevolezza” non ci siamo limitati ad approfondire le norme ma abbiamo interpellato il MISE con una domanda molto specifica.

Guarda il Videocaffè

Detrazioni startup. Il veicolo della fiduciaria

La società fiduciaria è una società che svolge esclusivamente l’attività di gestione ed amministrazione per conto terzi di beni di natura patrimoniale (immobili, quote o azioni di società ecc…) o finanziaria (conti correnti, finanziamenti in società ecc…).

Si tratta quindi di un contratto (mandato fiduciario) con cui un soggetto (mandante o fiduciante) affida alla società fiduciaria l’amministrazione di uno o più beni (l’oggetto del mandato) di cui mantiene la titolarità effettiva, anche se di fronte ai terzi compare la proprietà “apparente” della fiduciaria.

Detrazioni startup. Indicazioni specifiche

Per quanto riguarda in modo particolare le startup, il legislatore ha inoltre previsto una apposita normativa volta a garantire la trasparenza degli assetti proprietari delle startup (articolo 25 del DL 179/12, comma 12). Resosi conto che tale trasparenza avrebbe compromesso la natura stessa del mandato fiduciario, il MISE ha previsto, in presenza di fiduciarie, un’adeguata procedura per la comunicazione dell’elenco soci alle camere di commercio (CIRCOLARE N. 3699/C), trasfusa nella procedura di registrazione alla sezione speciale del Registro Imprese. Questa procedura garantisce la disclosure dell’elenco soci a favore delle autorità, mantenendolo tuttavia opaco rispetto agli altri soggetti.

Detrazioni startup. Il quesito posto al Ministero

A questo punto ci restava un ultimo dubbio. Un’ultima e fondamentale tessera del mosaico, ovvero “ a chi spetta la detrazione per l’investimento in startup attraverso fiduciaria”?

Ecco appunto il quesito rivolto al MISE relativo a un caso specifico affrontato.

Un socio persona fisica partecipa al capitale di una startup tramite una società fiduciaria. Dovendo effettuare un aumento di capitale, il socio vuole godere della detrazione 50% per gli investimenti in startup.

Come deve essere compilata la pratica sulla piattaforma del MISE?

A nome del socio Società Fiduciaria, che però, in quanto società, non avrebbe diritto al 50%?

A nome del socio persona fisica, fiduciante della fiduciaria, che però non compare come socio in camera di commercio?

Detrazioni Startup. La risposta e la soluzione

Nell’ambito della regolamentazione delle detrazioni spettanti per investimenti in startup e, in particolare, quelle relative al beneficio del 50% occorre preliminarmente precisare che per gli investimenti effettuati attraverso società fiduciaria il soggetto passivo d’imposta risulta sempre essere il fiduciante.

Fatta questa precisazione, in caso di aumento di capitale e della necessaria e preliminare compilazione dell’istanza  ai sensi dell’art. 5 del decreto 28 dicembre 2020.il legale rappresentante dell’impresa può effettuarla a nome del fiduciante (persona fisica) Successivamente, una volta effettuato l’investimento attraverso la società fiduciaria, nell’atto di aumento di capitale eseguito a norma dell’art. 3, comma 6 del citato decreto andrà specificato che l’investimento è effettuato dalla società fiduciaria per conto delle persone fisiche indicate nell’istanza e sulle quali ricadrà il beneficio fiscale. Da ultimo, è bene rammentare quanto esplicitato nella sezione delle FAQ del Registro Nazionale Aiuti in tema di impresa unica ai sensi del Regolamento UE 1407/2013, ovvero

In caso di intestazione fiduciaria il rapporto di collegamento si valuta rispetto all’impresa fiduciante e non alla fiduciaria. Pertanto, non rientrano nel perimetro di impresa unica della beneficiaria dell’aiuto la fiduciaria stessa e le imprese le cui relazioni, previste all’articolo 2, paragrafo 2, lettere da a) a d) del regolamento (UE) n. 1407/2013, sono riconducibili esclusivamente alla fiduciaria e non anche alla fiduciante”.

Non lasciare che le tue domande rimangano senza risposta. Prenotando una call, avrai l’opportunità di discutere direttamente con noi e trovare insieme le soluzioni più adatte alle tue esigenze. Che si tratti di approfondire gli argomenti trattati o di esplorare nuove opportunità, siamo qui per aiutarti. La conoscenza è potere, ma la conversazione è la chiave!

Ti è piaciuto questo articolo?

Condividilo sui social

Vuoi ricevere le nostre analisi via mail tutte le settimane?

Compila il form e iscriviti al caffè del mercoledì

Perché una premoney certificata vale di più? Perchè è un report analitico e accurato redatto sulla base di metodologie avanzate da un consulente esterno e con requisiti professionali riconosciuti per Legge

Work For Equity? Non ti affidare a chiunque. Scegli chi ha già realizzato decine di piani e centinaia di contratti a "prova di Agenzia delle Entrate"

Indispensabile! Il business plan che richiede l'Agenzia delle Entrate per riconoscere le detrazioni

Costituisci una startup innovativa o trasforma la tua azienda in PMI innovativa ​​

New! Nuovo e-book aggiornato sulle detrazioni per investimenti

Top! ABC Startup. I Webinar dell'edizione 2024

Articoli correlati

Aprire e creare una startup

Aprire e creare una startup. Guida avanzata e consigli pratici: l’aumento di capitale contestuale

Abbiamo ritenuto indispensabile questo speciale dedicandolo a tutti coloro che prima di essere “startupper” sono imprenditori, con una visione chiara e corretta di cosa significhi “fare impresa”, a cominciare dal porre le basi giuste con la redazione di un atto costitutivo ed uno statuto che siano evoluti, adeguati e realmente adatti ad una impresa innovativa. Insomma non un mero adempimento, “un fastidio” da liquidare a pochi euro. Oggi con il secondo contributo di Nicola Tracanella analizziamo una seconda peculiarità, un tema ancora poco conosciuto ma di grande impatto ovvero la possibilità di prevedere l’aumento di capitale già in fase di costituzione.

Aprire e creare una startup

Aprire e creare una startup. Guida avanzata e consigli pratici: i mesi ideali per costituire

Abbiamo ritenuto indispensabile questo speciale dedicandolo a tutti coloro che prima di essere “startupper” sono imprenditori, con una visione chiara e corretta di cosa significhi “fare impresa”, a cominciare dal porre le basi giuste con la redazione di un atto costitutivo ed uno statuto che siano evoluti, adeguati e realmente adatti ad una impresa innovativa. Insomma non un mero adempimento, “un fastidio” da liquidare a pochi euro. Oggi con il primo contributo di Nicola Vernaglione analizziamo una prima peculiarità ovvero quanto sia importante il momento (il mese) nel quale costituire e quali siano gli impatti ed i vantaggi.

Iscriviti al caffè del mercoledì

Compila il form e iscriviti al caffè del mercoledì

  • Hidden

Prenota il video meeting

  • Hidden