Società benefit. Credito d’imposta. Sono passati esattamente due anni dal Decreto. Infatti, come i più attenti ricorderanno, il decreto rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) ha introdotto una misura di sostengo per le società benefit, consistente in un credito di imposta pari al 50% delle spese di costituzione o trasformazione in società benefit, sostenute tra il 19 luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021. Vediamone in dettaglio tutti gli aspetti procedurali
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Società Benefit. Come si richiede il beneficio
Dopo mesi di attesa, sono state finalmente definite in apposito Decreto Direttoriale le modalità di erogazione del credito di imposta. Deve infatti essere presentata una istanza, esclusivamente in via telematica, tra le ore 12.00 del 19 maggio 2022 e le ore 12.00 del 15 giugno 2022. Non si tratta però di un click day, pertanto tutti i soggetti che presenteranno l’istanza avranno diritto la credito di imposta, indipendentemente dall’ordine di presentazione,
È inoltre previsto l’acquisto di una marca da bollo da 16 euro e l’indicazione del numero della stessa all’interno dell’istanza; la marca da bollo deve essere opportunamente annullata e conservata in originale presso la sede della società per eventuali controlli.
Società benefit. Dubbi di interpretazione
Naturalmente, come sempre facciamo, abbiamo letto e riletto sia il Decreto che i testi delle dichiarazioni, “cercando di spaccarne” il significato letterale e ipotizzando casistiche particolari.
La prima evidente constatazione è che si tratta di una istanza piuttosto articolata, nella quale, oltre all’indicazione dei dati anagrafici e la produzione dell’autocertificazione dei requisiti previsti dalla normativa, viene anche richiesto di allegare i titoli di spesa (le fatture) e gli estratti dei conti correnti con l’evidenza dei pagamenti effettuati.
Società benefit. Ecco alcune possibili FAQ
Ecco un primo problema relativo alle spese di costituzione.
Per esigenze connesse al proprio ordinamento professionale, o per altre plausibili ragioni, spesso i professionisti coinvolti nelle attività di costituzione, richiedono il pagamento degli onorari prima della formale “esistenza della società” (iscrizione al RI) ; è quindi normale che la spesa venga sostenuta (anticipata) da un socio, che poi chiederà il rimborso alla società dopo la costituzione (e dopo l’apertura del conto corrente da parte della società regolarmente iscritta al Registro Imprese).
In questo caso quali sono i “documenti comprovanti” da allegare?
Il pagamento da parte del socio?
Il rimborso che la società ha effettuato al socio?
E se il rimborso non è avvenuto prima del 31 dicembre 2021 (pensiamo ad esempio ad una società benefit costituita a ridosso della fine del 2021)?
Almeno quest’ultimo punto è risolto dalle istruzioni all’istanza, secondo le quali la data di “emissione della fattura è ricompresa nel predetto arco temporale e il relativo pagamento effettuato entro la data di presentazione dell’istanza” quindi, per chi non avesse ancora pagato, è indispensabile farlo prima ella presentazione dell’istanza e quindi (al massimo) prima delle le ore 12.00 del 15 giugno 2022, data ultima di presentazione dell’istanza
Altre informazioni fanno riferimento alla normativa sui contributi de minimis, all’appartenenza ad una “impresa unica” secondo le definizioni comunitarie
Insomma, non proprio una passeggiata per i non addetti ai lavori.
Società Benefit. Altre misure in cantiere.
Una delle domande che più spesso ci viene rivolta è: “ma quali sono i vantaggi e benefici per un Società Benefit”.
Abbiamo risposto in molti modi e frequentemente a questa domanda con la consapevolezza che “manca sempre un pezzo” quello sottinteso nella stessa domanda.
Oggi aggiungiamo qualcosa di importante che potenzia (soprattutto) l’attrattività delle Startup Benefit.
Il credito di imposta per la costituzione o trasformazione in società benefit è la prima di una serie di misure di incentivazione a favore della diffusione di questo tipo di società.
A breve (probabilmente Luglio) dovrebbero arrivare anche le misure per l’attuazione del fondo per la promozione delle SB istituito dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. La dotazione finanziaria è di 3 milioni di euro. anche in questo caso sarò un Decreto Direttoriale a definirne ogni aspetto.
In futuro, grazie all’azione di Assobenefit, dovrebbero arrivare anche incentivi per promuovere gli investimenti in società benefit.
Società Benefit. In conclusione
La sostenibilità è ormai sulla bocca di tutti. L’Italia ha la possibilità di porsi come uno dei Paesi trainanti di questa transizione economica verso un Pianeta più equo, e la società benefit (che ha pochi eguali nel Mondo) può diventare il mezzo per conseguire questo risultato. Ben vengano quindi gli incentivi fiscali, che daranno un nuovo impulso alla costituzione di questo tipo innovativo di società ed alla giusta congiunzione tra innovazione tecnologia e innovazione sociale.