Di cosa si parla
Valutazione premoney. Abbiamo già parlato dell’importanza di conoscere il valore della startup e di come questa informazione divenga fondamentale in caso di ingresso di nuovi soci a maggior ragione in caso di investitori o in caso di work for equity.
Con questo “speciale” vogliamo parlare della metodologia che abbiamo adottato e che utilizziamo andando dietro le quinte, ovvero guardando in che modo viene elaborato il valore di ognuno dei metodi.
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Valutazione premoney. Premessa ai cinque metodi
Sicuramente conoscerete i “mantra” ricorrenti di tutti gli investitori (istituzionali e non): “sono più importanti il team ed il commitment dell’idea o del business in se stesso”; “anche una idea mediocre o un business inizialmente poco focalizzato possono diventare imprese di successo se portate avanti da un team eccellente”. Verissimo, ma nella cruda realtà della finanza occorre poi utilizzare proxy finanziarie sulle quali costruire l’offerta e l’opportunità di investimento, inclusa l’equity offerta..
Parliamoci chiaro. Chiunque debba mettere dei soldi nella vostra impresa tenderà (giustamente, perché è il gioco delle parti) ad utilizzare ed applicare metodi di valutazione di natura esclusivamente patrimoniale, economica, finanziaria, confutando e smontando, pezzo per pezzo, il vostro business plan, soprattutto nelle assunzioni qualitative che conducono alle previsioni economiche. E’ un fatto, però che davanti ad un business plan ben strutturato e costruito su assunzioni e ipotesi oggettive ed argomentate; davanti ad una valutazione premoney che utilizza tecniche qualitative scientificamente supportate, anche il più “tiranno” degli investitori tenderà ad ammorbidire le proprie posizioni. In questo speciale vogliamo appunti analizzare ognuno dei metodi. Oggi iniziamo con il primo.
Valutazione premoney. Il metodo Scorecard
Questo metodo è stato concepito da William H. Payne della Ohio TechAngels group e adottato dalla Fondazione Ewing Marion Kauffman. La valutazione di un business dipende dalle caratteristiche di innovazione e differenziazione rispetto alla media comparabile di imprese che operano nella stessa area geografica ed economica (Italia, Europa).
Valutazione premoney. Il metodo Scorecard. I parametri
Vediamo quali sono i parametri analizzati dal metodo. Il principio più importante di questo metodo è che il confronto (benchmark) con aziende simili e consolidate (per settore e mercati) è importante nel definire un prezzo di exit di un’azienda. Questo metodo considera la valutazione media di aziende della stessa regione geografica o nazione come punto di partenza (oltre ovviamente al settore di appartenenza). Il metodo utilizza criteri e indicatori. Per ognuno dei criteri utilizzati è assegnato un punteggio che indica se l’azienda performa meglio o peggio rispetto alle aziende simili (valore di benchmark). A seconda di questi punteggi e i relativi pesi (di default e modificabili), la valutazione dell’azienda sarà regolata verso l’alto o verso il basso.
Valutazione premoney. Il metodo scorecard. Come funziona
Nella formulazione del valore definito sulla base di questo primo metodo si tiene conto di tre aspetti fondamentali.
1) Determinazione della valutazione media di società simili, valutazioni in base al Paese (Italia) ed Area (EU) della società, e del settore di appartenenza. Le fonti dei dati utilizzate derivano da “operazioni comparabili” ovvero:
- Round chiusi con successo su piattaforme di equity crowdfunding.
- Database di reti di Angel Investors, Venture Capital e altri Investitori istituzionali.
- Il database banca dati Crunchbase.
2) Assegnazione di un punteggio sulla base di 6 criteri (e sotto indicatori), ottenuto inserendo i dati dell’azienda valutata acquisiti da un business plan o da altri documenti aziendali, ovviamente previa verifica e normalizzazione delle informazioni. Di seguito si riportano i valori medi o di default assegnati mediamente ad una startup in fase iniziale o comunque di sviluppo.
Preliminarmente occorre considerare qual è il range (minimo e massimo) di valori che la variabile del metodo assume (in relazione al valore complessivo generato) in considerazione dello stadio della startup che si sta valutando
STADIO |
PESO |
PRESEED O SEED |
38% |
MERCATO E PRIMO FATTURATO |
30% |
CRESCITA |
15% |
ESPANSIONE |
6% |
Passiamo ora a vedere quali sono i criteri sottostanti alla variabile (o metodo) ed i relativi valori nei quali ci si muove
CRITERIO |
PESO |
FORZA E PESO DEL TEAM |
0 – 30% |
OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENENTO |
0 – 25% |
CONTESTO COMPETITIVO |
0 -10% |
PRESENZA E PESO DI PRIVATIVE |
0 -15% |
PARTNERSHIP STRATEGICHE PREVISTE, AVVIATE, CONCLUSE |
0 -10% |
FONDI RICHIESTI/EQUITY ASSEGNABILE |
0 -10% |
E’ utile chiarire che i pesi riportati devono essere gestiti da un “valutatore” in grado di pesare il criterio (verso l’alto o verso il basso) sulla base della qualità e quantità delle informazioni ricevute ma anche sulla base di proprie competenze e sensibilità rispetto all’azienda, al mercato ed al settore.
3) Sulla base di questi punteggi e dei loro pesi, la valutazione relativa a questo primo metodo verrà regolata verso l’alto o verso il basso.
Nel prossimo numero dello speciale che pubblicheremo in gennaio, dopo la serie di articoli del “caffè delle feste, parleremo del metodo Checklist o Berkus entrando (vista la coincidenza di alcuni criteri) anche nel merito del significato dei singoli criteri.