Come sfruttare tutti benefici del Work for Equity
Sei una startup e non sai come remunerare le costose prestazioni professionali di cui hai bisogno?
Lo sai che puoi pagare i tuoi fornitori con una frazione del capitale della startup, tramite una procedura completamente esentasse?
E’ questa l’essenza del “work for equity”, introdotto nella legislazione italiana dal D.L. n. 179 del 2012 (il “Decreto Crescita 2.0”) con il fine di consentire alle startup innovative di beneficiare di forme alternative di remunerazione delle prestazioni professionali qualificate nelle prime fasi dell’attività̀ d’impresa, caratterizzate da limitate disponibilità̀ finanziarie.
Nel corso degli anni, CreazioneImpresa ha avviato decine di campagne di work for equity, consentendo di creare valore e patrimonializzare le startup innovative.
Cosa si intende per “work for equity”?
È una metodologia che permette di assegnare valore alle prestazioni non retribuite trasformandole in partecipazione al capitale della società.
quali sono i vantaggi del "work for equity"?
a) Consente di godere delle detrazioni fiscali 30% e 50% per gli investimenti in startup e PMI innovative (clicca qui per approfondire)
b) Le prestazioni realizzate in work for equity sono completamente esenti sia dal lato delle imposte dirette sia da quello contributivo
c) Parallelamente, genera costi deducibili per la startup
d) Permette di accedere a prestazioni professionali che non si riuscirebbe a remunerare in denaro
e) Consente di valorizzare e remunerare il lavoro (altrimenti gratuito) dei founders
f) Incrementa il valore e la patrimonializzazione della startup Fidelizza al progetto fornitori chiave per lo sviluppo della startup
La nostra best practice: il nostro primato
Abbiamo inventato il work for equity senza perizia, sviluppando una apposita procedura validata nel corso degli anni dai diversi notai con cui abbiamo lavorato.
Da allora abbiamo accompagnato oltre 60 startup nella realizzazione di piani di work for equity, talvolta anche per più anni, che hanno consentito di creare valore per oltre 5 milioni di euro.
Abbiamo trasferito le nostre best practice e competenze nel corso del Primo Master ODCEC Milano per Startup Advisor & Specialist tenutosi a Milano nel 2019, ed attualmente nell’ambito del Master IPSOA Startup Specialist rivolto a Commercialisti e Avvocati.
Come faccio a valorizzare il lavoro dei soci fondatori se non posso retribuirli?
È la domanda che ti stai ponendo ed alla quale non trovi adeguate risposte. L’essenza del Work For Equity è proprio questa. Scarica la nostra guida per scoprire come poter ottenere tutti i benefici.
Come si attua un piano o progetto di work for equity?
L’attuazione di un piano di Work for Equity produce notevoli vantaggi per tutte le parti interessate: la società aumenta il proprio valore di mercato e di bilancio; il prestatore oltre a ricevere equity può fruire della detrazione 50% per investimenti in startup, la detassazione e decontribuzione della prestazione. Ma per ottenere questi vantaggi senza problemi con l’Agenzia delle Entrate è necessaria una procedura precisa e testata.
Perché alcuni dicono che il "work for equity" non conviene o non si possa fare?
La verità è che il Work for Equity è un tema in continua evoluzione a livello normativo, fare ordine tra la normativa non è semplice ed è facile commettere errori che possono invalidarne i benefici.
La confusione, generata anche dai contributi ministeriali, genera altra confusione. Quindi, tanti addetti ai lavori, inclusi commercialisti, avvocati e notai, preferiscono rispondere che non conviene, non si può fare, è impossibile, serve la perizia estimativa delle prestazioni professionali, etc…
Ti invitiamo ad approfondire la nostra guida e coinvolgere il tuo professionista di fiducia in una call di approfondimento senza impegno.
Come faccio a valorizzare il lavoro dei soci fondatori se non posso retribuirli?
Esistono metodi appropriati che tengono conto della quantità e qualità del lavoro prestato.
Perché affidarsi a NOI?
Perché siamo stati i primi a mettere a punto una procedura “blindata” a prova di Agenzia delle Entrate che permette di ottenere tutti i benefici citati attraverso la produzione di un fascicolo certificato ad ogni passaggio.
Perché siamo stati i primi a mettere a punto una procedura “senza perizia” che oltre ad evitarne il costo permette di trattare l’apporto (in work for equity) come apporto i denaro e quindi idoneo a maturare il beneficio della detrazione al 50%.
Perché in quanto startup innovativa lo abbiamo testato su noi per verificarne la funzionalità, l’efficacia e la rispondenza alle indicazioni della Agenzia delle Entrate.
Perché negli ultimi due anni lo abbiamo già attuato con successo a 12 startup innovative producendo un incremento complessivo del capitale netto di circa 2 milioni di euro e detrazioni fiscali per circa un milione di euro.
Perché siamo quelli che hanno “inventato” questa procedura e quindi siamo gli unici a conoscerne ogni dettaglio che possa produrre tutti i vantaggi ed evitare ogni problema.
Scarica il nostro ebook sul Work for Equity
La guida per applicarlo e gestirlo senza incorrere in rischi e massimizzarne i benefici.
A cura di Nicola Vernaglione, Ezio Este, Nicola Tracanella e Valerio Oliveto.
Profilo fiscale e reddituale dei singoli soggetti (soci e non soci) ai quali applicare il work for equity
Profilo giuridico della prestazione. Profilo curriculare del prestatore
Metodi di valorizzazione oggettivi della prestazione.
Durata della prestazione. Definizione di clausole di risultato, cliff, premio, good e bad leaver
Modalità di conversione a capitale. Cap table iniziale e finale. Scritture contabili, bilancio infrannuale e scritture contabili
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I Progettisti e Docenti del Master IPSOA “Startup Specialist”. Articolisti per “Norme e Tributi Plus” del Sole24ore
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