Il nostro impegno benefit nei fatti.
Nel nostro manifesto abbiamo già dichiarato non sostenibili le attività puramente speculative, perché, per definizione, sono attività socialmente irresponsabili contribuendo all’impoverimento dei più a vantaggio dei pochi e soprattutto perché sono attività che non generano ricchezza (o almeno benessere) comune.
La speculazione è un fenomeno che dagli inizi di (quest’ulteriore) anno tremendo stiamo vivendo sulla nostra pelle, soprattutto di cittadini prima che di consumatori o utenti di servizi basilari (la spesa, le utenze) prima ancora che di servizi leisure (ristorazione e vacanze). Fenomeno che giorno per giorno va peggiorando, tanto da divenire centrale (se non unico) rispetto alle campagne elettorali in corso e rispetto all’attività del Governo uscente.
E già perché il prezzo del gas (di questo soprattutto parliamo) sta portando con se un bel carico di disastri influendo, a cascata, sulla vita quotidiana, sia per il costo delle utenze ma ancor più per il costo della vita in genere. (fenomeni inflattivi)
Ciò che non si sa (o almeno non abbastanza) è che il prezzo del gas è (molto) legato alle speculazioni della borsa con un nome ben preciso: ICE Index Dutch TTF Gas Futures.
E’ bene sapere che le quotazioni (il prezzo) condizionano tutti contratti di fornitura (anche quelli in essere) di gas e ci sono (speculatori) che scommettono sia short che long sia sull’aumento che sulla riduzione del prezzo. In particolare, adesso sono tantissimi gli speculatori che stanno scommettendo sull’aumento, realizzando grandi guadagni e vendendo in blocco a nuovi picchi di prezzo (sono i ribassi temporanei) per poi reinvestire immediatamente una parte dell’incassato al prezzo temporaneamente ribassato, in attesa di un nuovo picco.
Insomma, un prezzo che oltre (ben oltre) le conseguenze della guerra in Ucraina non trova alcuna giustificazione reale e sta tra l’atro generando contribuendo all’ulteriore fenomeno speculativo: gli extraprofitti.
Ma veniamo al dunque.
Ovviamente anche per noi alcuni costi (quelli delle utenze) sono lievitati.
Costi che, non solo non abbiamo intenzione di ribaltare sui prezzi dei nostri servizi, ma che abbiamo deciso di contrastare “al contrario” ovvero attraverso riduzioni di prezzo su alcuni nostri servizi basilari per le startup di nuova costituzione. In particolare, abbiamo deciso di abbassare del 20% il prezzo di:
costituzioni di startup e/o benefit
Tutti i percorsi della academy (utilizzando il voucher con codice BENEFIT22)
software basic plan pro. (utilizzando il voucher con codice BENEFIT22)
Non moltissimo, lo sappiamo, ma è quello che la momento possiamo permetterci (anche noi dobbiamo fare i conti con le uscite) ma crediamo possa essere un segnale rispetto a quello che ognuno può fare, almeno per arginare il fenomeno dell’inflazione.
Fino a quando?
Abbiamo deciso di farlo subito e quindi da oggi, 5 settembre, e non abbiamo stabilito una scadenza: “fin quando sarà necessario”.