Categoria: Start up innovative

Il business plan per ottenere fondi. Consentire la promessa

Nel contesto dell’impresa moderna, la capacità di mantenere le promesse dichiarate nel modello di business costituisce un indicatore critico di sostenibilità e coerenza strategica. Dichiarare un valore distintivo, senza disporre di risorse e processi idonei a supportarlo, conduce inevitabilmente a un disallineamento tra aspettativa e realtà operativa, minando la fiducia del cliente e la reputazione del brand. Questo principio si concretizza, nella pratica manageriale, attraverso il collegamento metodico tra Business Model Canvas, Business Plan e pianificazione operativa.

Il business plan per ottenere fondi. Creare la promessa

Il successo di un’impresa non dipende semplicemente dalla qualità (tecnica) dei suoi prodotti o servizi, ma dalla sua capacità di creare valore (qualità percepita) per i propri clienti. Senza una chiara focalizzazione sulla generazione di valore, qualsiasi promessa fatta dall’azienda rischia di diventare insostenibile, erodendo nel tempo la fiducia del mercato. Il valore percepito è il vero motore della competitività e rappresenta l’elemento centrale attorno a cui ruotano le strategie aziendali. Fare promesse: questo aspetto è collegato ai blocchi della Proposta di Valore e dei Segmenti di Clientela. Significa definire con precisione cosa si offre, a chi e perché il cliente dovrebbe scegliere quell’offerta rispetto alla concorrenza. Una promessa efficace deve essere chiara, rilevante e distintiva, rispondendo ai bisogni specifici del mercato.

Il business plan per ottenere fondi. Il “business model plan”

Il passaggio da idea a business è un processo codificato, composto dal cluster di pianificazione basati su un “Fil Rouge“ di assunzioni, proiezioni e validazione. Un processo ingegnerizzato che mette in correlazione costante attività e risorse. Ecco questo è il significato del Business Model Plan. L’integrazione tra pianificazione ed execution; tra variabili qualitative e loro espressione numerica. E’ la necessaria integrazione tra Business Model e Business Plan

La nuova impresa innovativa. Il webinar

🚀 Il nuovo Startup Act cosa cambia e quali dubbi restano? 🔎📑
📣 Eccoci con il primo Webinar ABC dell’anno che conclude il lungo speciale dedicato al nuovo “startup act”!
Come sempre, restiamo fedeli alla nostra mission di diffondere conoscenza e supportare l’ecosistema delle imprese innovative. E lo facciamo riassumendo i temi trattati nel nostro lungo speciale “La nuova impresa innovativa” ma soprattutto rispondendo in diretta alle vostre che si aggiungeranno a quelle poste dai noi nel corso dei singoli approfondimenti come ad esempio
📌 Come cambia la permanenza nella sezione speciale?
⏳ La durata massima della qualifica di startup innovativa passa da 5 a 3 anni. Tuttavia, la permanenza può essere estesa:
🔹 +2 anni (fino a 5) se si soddisfa almeno uno dei nuovi requisiti rafforzati, tra cui:
✔️ Aumento delle spese in R&D al 25% 📊
✔️ Contratti di sperimentazione con PA 🏛️
✔️ Crescita del fatturato o dell’occupazione > 50% 📈
✔️ Riserva patrimoniale > 50K € o equity crowdfunding 📑
✔️ Ottenimento di un brevetto 🔬
📌 Regime transitorio: cosa succede alle startup già iscritte?

La nuova impresa innovativa. Come Cambiano le PMI innovative

📌 Come cambiano le PMI innovative

Abbiamo dedicato, la scorsa estate, un intero speciale sulle PMI innovative, che rappresentano uno strumento potente per formalizzare e valorizzare l’innovazione diffusa che caratterizza il nostro tessuto imprenditoriale.
Strumento che però non è ancora sfruttato: basti pensare che su oltre 750.000 PMI in Italia a dicembre 2024 solamente poco più di 3.000 sono iscritte alla sezione speciale delle PMI innovative, mentre le startup innovative sono più di 12.000.
Le PMI innovative sono state introdotte nel nostro ordinamento dall’articolo 4 del Decreto-legge del 24/01/2015 n. 3 proprio come strumento per valorizzare l’innovazione
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CreazioneImpresa e Trentino Sviluppo: una nuova collaborazione per l’Investor Day

CreazioneImpresa annuncia una nuova collaborazione con Trentino Sviluppo nell’ambito del programma “Investor Day”, l’iniziativa annuale volta a favorire il dialogo tra startup, PMI innovative e investitori. L’evento, promosso da Trentino Sviluppo dal 2020, rappresenta un’opportunità strategica per le imprese del territorio trentino che desiderano accelerare il proprio sviluppo attraverso l’accesso a capitali e nuove partnership. L’edizione 2025 culminerà con l’evento finale previsto per il 22 maggio a Trento, preceduto da una serie di incontri formativi e di accompagnamento per le imprese selezionate, in programma dal 17 al 19 marzo.

La nuova impresa innovativa. Il nuovo quadro delle detrazioni

📌 Come cambiano le detrazioni per investimenti in startup e PMI innovative

Si è tanto scritto negli ultimi mesi in merito alle modifiche alle detrazioni per investimenti in startup e pmi innovative. Se ne è scritto così tanto che sentiamo il bisogno di mettere ordine,
Prima di addentrarci nel riassunto delle novità, diciamo subito che l’ultima disposizione (la Legge di bilancio 2025) riforma in modo rilevante il sistema delle detrazioni di imposta per tutti i contribuenti e per quasi tutte le detrazioni fiscali. Da queste, sono espressamente escluse le detrazioni per investimenti in società innovative (startup e PMI), quindi non ci addentreremo nell’analisi puntuale di questa normativa.
Le altre due normative invece modificano sia il DL 179/2012 che il DL 4/2015, pertanto riguardano sia le startup che le PMI innovative
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Fondo Nuove Competenze 2025: Opportunità di Formazione Finanziata per le PMI

Il Fondo Nuove Competenze (FNC), giunto alla sua terza edizione, rappresenta un’importante opportunità per le aziende italiane che desiderano investire nella crescita delle competenze dei propri dipendenti. Attraverso questo strumento, le imprese possono ottenere il rimborso del costo del lavoro dei dipendenti coinvolti in percorsi formativi mirati, con l’obiettivo di favorire l’innovazione, la transizione digitale ed ecologica

La nuova impresa innovativa. Scale up oltre il quinto anno

📌 Scale up oltre il quinto anno?

La Legge 16 dicembre 2024, n. 193 introduce un’importante novità per le startup innovative: il meccanismo di scale up, che consente di estendere l’iscrizione alla sezione speciale oltre il quinto anno, fino a un massimo di nove anni, a patto di soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

Aumento di capitale superiore a 1 milione di euro da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio (OICR) per ciascun periodo di estensione.
Incremento dei ricavi di almeno il 100% annuo.
Questa proroga si aggiunge ai due periodi già previsti per le startup innovative: i primi tre anni di attività, in cui è sufficiente rispettare i requisiti base, e il periodo tra il terzo e il quinto anno, che introduce criteri più stringenti. Tuttavia, il coordinamento normativo tra la nuova legge e il DL 179/2012 solleva alcune questioni interpretative.

L’investimento di capitali è incentivato anche grazie a un’esenzione fiscale sulle plusvalenze per gli enti previdenziali e i fondi pensione che destinano una parte del loro portafoglio al venture capital, a vantaggio delle PMI in fase di scale up.

L’alternativa dell’incremento di ricavi è più accessibile, sebbene la soglia di crescita richiesta possa essere impegnativa per le realtà più piccole.
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La nuova impresa innovativa. La decadenza delle detrazioni e la volontà dell’investitore: il caso del drag-along

📌 Agevolazioni e drag along cosa cambia?

L’introduzione della previsione “salvi i casi indipendenti dalla volontà del contribuente” dovrebbe disinnescare casi appunto come quello rappresentato nell’interpello, in cui l’investitore sia stato “forzosamente” obbligato a cedere le proprie partecipazioni (durante l’holding period).
Utilizziamo come spesso accade il condizionale in quanto trattandosi della modifica di una norma fiscale c’è tutto il margine possibile di diverse interpretazioni da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Ad esempio, un’obiezione che potrebbe essere posta in via interpretativa, seguirebbe il ragionamento sviluppato nell’ambito dell’interpello: la volontà del contribuente si è manifestata illo tempore accettando di entrare nella compagine sociale della startup e di conseguenza le norme che la governano disciplinate nello statuto.
Altro aspetto che ci sfugge è la ragione per cui la Legge 193/2024 abbia modificato solamente l’articolo 29bis del DL 179/2012 (quello delle agevolazioni in regime de minimis) e non anche l’articolo 29, relativo a quelle ordinarie creando una evidente disparità tra gli investitori.
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Nel contesto dell’impresa moderna, la capacità di mantenere le promesse dichiarate nel modello di business costituisce un indicatore critico di sostenibilità e coerenza strategica. Dichiarare un valore distintivo, senza disporre di risorse e processi idonei a supportarlo, conduce inevitabilmente a un disallineamento tra aspettativa e realtà operativa, minando la fiducia del cliente e la reputazione del brand. Questo principio si concretizza, nella pratica manageriale, attraverso il collegamento metodico tra Business Model Canvas, Business Plan e pianificazione operativa.

Il business plan per ottenere fondi. Creare la promessa

Il successo di un’impresa non dipende semplicemente dalla qualità (tecnica) dei suoi prodotti o servizi, ma dalla sua capacità di creare valore (qualità percepita) per i propri clienti. Senza una chiara focalizzazione sulla generazione di valore, qualsiasi promessa fatta dall’azienda rischia di diventare insostenibile, erodendo nel tempo la fiducia del mercato. Il valore percepito è il vero motore della competitività e rappresenta l’elemento centrale attorno a cui ruotano le strategie aziendali. Fare promesse: questo aspetto è collegato ai blocchi della Proposta di Valore e dei Segmenti di Clientela. Significa definire con precisione cosa si offre, a chi e perché il cliente dovrebbe scegliere quell’offerta rispetto alla concorrenza. Una promessa efficace deve essere chiara, rilevante e distintiva, rispondendo ai bisogni specifici del mercato.

Il business plan per ottenere fondi. Il “business model plan”

Il passaggio da idea a business è un processo codificato, composto dal cluster di pianificazione basati su un “Fil Rouge“ di assunzioni, proiezioni e validazione. Un processo ingegnerizzato che mette in correlazione costante attività e risorse. Ecco questo è il significato del Business Model Plan. L’integrazione tra pianificazione ed execution; tra variabili qualitative e loro espressione numerica. E’ la necessaria integrazione tra Business Model e Business Plan

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