Il Permission marketing è una attività di marketing che si svolge, molto sinteticamente, in due passi:
– prima di tutto ottenere il permesso di comunicare con attività di lead generation (ad esempio, offrendo un omaggio, uno sconto oppure informazioni gratuite su un dato prodotto o servizio);
– successivamente con attività di comunicazione diretta volte a convertire e fidelizzare gli individui. Teoria e pratica del Permission Marketing attingono dall’esperienza storica del direct marketing e si basano sul fatto che un consumatore che conosce ed è già entrato in contatto con la marca è molto più reattivo di un consumatore con cui non esiste alcun rapporto.
Le tecniche del permission marketing rappresentano un aspetto determinante nell’organizzazione di una strategia di Internet marketing.
È ormai un principio acquisito che prima di comunicare ad un utente attraverso l’invio di e-mail bisogna sempre richiedere l’autorizzazione. In questo modo non c’è alcun rischio di violare la privacy e si è sicuri del fatto che si sta facendo qualcosa espressamente richiesto.
In alcuni casi questi principi vengono disattesi dalle aziende, fino ad arrivare a fenomeni di spamming.
Il rischio è alto: si può incorrere in feedback negativi dal mercato o addirittura in un passaparola deleterio che getta ombre su sito o sull’azienda. Il rispetto della privacy è un punto cruciale per ogni utente Web.
Se l’invio è basato su tecniche di permission marketing si è sicuri di fare qualcosa per cui l’utente stesso ha manifestato un preciso interesse. Questo vuol dire che il suo approccio e la sua curiosità verso quel sito o quella informazione sono stati inizialmente significativi. Sta poi all’azienda sviluppare questo valore e rendere sempre interessante la propria comunicazione, sia per acquisire nuovi utenti sia per mantenere e consolidare relazioni positive.
Queste tecniche sono alla base di molti strumenti Internet, come le newsletter, le indagini ed i giochi a premi e gli ultimi arrivati “messaggi push”.
Diverse sono le possibilità per incentivare il navigatore a registrarsi: news, aggiornamenti cadenzati, approfondimenti, premi,ma soprattutto il giro gratis, ovvero il cosiddetto “freemium” totale o a scadenza.
I principi del permission marketing sono molto semplici e partono da un’incontestabile verità: la risorsa scarsa per eccellenza (il tempo). In una società sempre più frenetica, dove siamo continuamente sottoposti a stimoli e bombardamenti di informazioni, la gestione del tempo assume una valenza sempre più strategica. Di conseguenza si tende a porre attenzione a messaggi e informazioni che “abbiamo autorizzato” emessi da parte di aziende delle quali abbiamo già provato i prodotti o i servizi.