Oggi 14 dicembre 2020 a soli 8 mesi dalla costituzione, abbiamo effettuato il nostro primo aumento di Capitale capitalizzando in Work For Equity gli apporti di alcuni dei soci.
Eccoci qui ancora una volta con la nostra “filosofia del fare”.
E già, perchè oggi abbiamo realizzato il nostro aumento di capitale in Work For Equity con la modalità di “compensazione del credito” patrimonializzando gli apporti lavorativi in termini di sviluppo ,dei soci, Ezio Este, Nicola Tracanella e Nicola Vernaglione.
Complessivamente un’operazione da oltre 90.000 euro, dei quali gran parte sono andati a formare la riserva di sovraprezzo.
Fatti oltre la teoria
In effetti abbiamo realizzato, ciò che spieghiamo e predichiamo da molti mesi con diversi articoli e webinar, ovvero che il WFE è una grandissima opportunità e che realizzarlo con la compensazione del credito ne amplifica i vantaggi.
Il tutto è stato possibile grazie al determinante contributo del Notaio Francesco Pallino (nella foto a sinistra), con il quale condividiamo ed approfondiamo tutti gli aspetti giuridici e dottrinali che riguardano startup e PMI innovative, mettendo a punto strumenti e modalità operative assolutamente innovativi, come appunto questo aumento di capitale e come lo sviluppo di clausole avanzate e inedite negli statuti di startup e pmi innovative o come la realizzazione di regolamenti di emissione di SFP., o le raccolte precostitutive
Il primo laboratorio siamo noi
Come dicevamo in premessa “fatti, fatti, fatti”.
Oltre a studiare nuove soluzioni, le sperimentiamo, e non su soggetti a caso, ma su noi stessi.
Si parlava di networking professionale e noi lo siamo da sempre e da qualche mese abbiamo dato forma a CreazioneImpresa Sardegna.
Si parla moltissimo di Società Benefit, e noi lo siamo.
C’è chi fa strane ipotesi e congetture sul meccanismo della detrazione (sugli investimenti in startup innovative). Noi abbiamo certezza del funzionamento perchè fondiamo e partecipiamo startup innovative da oltre 6 anni,
Abbiamo applicato per noi la strategia finanziaria che suggeriamo come migliore, ovvero, prioritariamente autofinanziamento (anche con raccolte precostitutive) e capitale di debito (abbiamo richiesto e ottenuto senza garanzie il mutuo a valere sul Fondo di Garanzia), per crescere e poi forse pensare all’ingresso più o meno diffuso di investitori (ci stiamo pensando).
Senza dimenticare che siamo anche Startup Innovativa, oseremmo dire, “la startup innovativa delle startup innovative”. Non a caso visto che abbiamo licenziato la prima versione del tool/software di costituzione on line ed abbiamo già in cantiere il rilascio della versione beta del SaaS per lo sviluppo del business plan per startup che al momento è già sviluppato in test su excel.
Oggi abbiamo chiuso il percorso iniziato proprio in marzo, dell’AUCAP in WFE, dopo opportune attività di rendicontazione economica, finanziaria, giuridica, fiscale e contabile, e con il determinante contributo di Francesco (il Notaio Francesco Pallino).
Solo certezze oggettive
Un celebre aforisma di Arthur Bloch (l’autore della famosa serie della Legge di Murphy) recita così “Chi sa fare, fa. Chi non sa fare insegna….”
Noi facciamo entrambe le cose.
Sperimentiamo e facciamo su noi stessi. Validiamo per poi applicare la soluzione innovativa e vantaggiosa a startup e PMI e infine “insegniamo” con contributi scritti e webinar.
Scusateci se siamo andati lunghi o risultati autoreferenziali, ma come si dice: “quanno ce vo’, ce vo'”.
Navighiamo in un ecosistema (quello delle startup) dove si trovano tante eccellenze consulenziali ma anche tanta, tanta, fuffa, dalla quale noi ci teniamo a mantenere le dovute distanze producendo evidenze pratiche e oggettive.