Startup e accesso ai fondi. Eccoci al secondo appuntamento con lo speciale Startup e accesso ai Fondi. Come preannuciato, con l’approfondimento di oggi, il socio e partner Pierpaolo Vannucci , dopo aver affrontato nel precedente articolo il tema delle startup ideali per il bando e continuando sul tema del bando Smart e Start, ci parla oggi dell’iter di valutazione.
Startup e accesso ai fondi. La domanda per il bando smart & start
Le startup innovative costituite da meno di 12 mesi o quelle che presentano la domanda tramite un incubatore certificato possono accedere ad un percorso di tutoraggio con un referente di Invitalia che darà i propri consigli per migliorare il contenuto della domanda. Anche se non ha alcun valore dal punto di vista della valutazione, la possibilità di confrontarsi con un tutor che conosce le logiche sottostanti al bando può essere estremamente utile.
La domanda dovrà poi essere caricata sull’apposita piattaforma di Invitalia utilizzando lo SPID del legale rappresentante.
Con la domanda andranno inviati anche altri allegati, tra i quali, di estrema importanza, i cv dei soci/proponenti e il piano d’impresa (business plan)
Startup e accessi ai fondi.Il colloquio del bando smart & start
Successivamente alla presentazione della domanda, Invitalia fisserà un colloquio che costituisce il primo step dell’iter di valutazione. Durante tale incontro verranno ripercorsi gli aspetti principali della domanda con particolare riguardo agli aspetti che il valutatore di Invitalia ritiene carenti. In questa fase è fondamentale che i proponenti dimostrino un’approfondita conoscenza del settore di business e del piano imprenditoriale; dimostrino di presidiare a pieno il processo di produzione/erogazione; dimostrino commitment sul progetto imprenditoriale; dimostrino soluzioni valide ad esempio su come colmare eventuali gap di competenze chiave.
Il colloquio è una parte importantissima (se non determinante) del processo di valutazione per cui è assolutamente importante che tutti i soci (attuali o futuri) dell’impresa siano presenti; o almeno i soci che compongono (o comporranno) il “core team” del progetto e dell’impresa.
Uno degli aspetti che il valutatore considera durante il colloquio è anche la coesione del team, poichè questa rappresenta una “soft skill” molto importante ai fini della riuscita del progetto imprenditoriale. (motivo per cui diventano importanti i cv dei soci/proponenti).
A termine del colloquio il valutatore predispone un verbale che chiede di sottoscrivere ai partecipanti. Verbale dove si rilevano anche eventuali punti critici da colmare.
In sostanza le aree valutate (nel colloquio e nell’iter) riguardano i seguenti aspetti:
1. Profili e ruoli dei soci proponenti. In sostanza è importante che i ruoli chiave in relazione all0 sviluppo del progetto siano presidiati già all’origine, in termini di competenze tecnico-produttive; marketing e commerciale; finanza e amministrazione. E, in effetti fa parte dell’istruttoria anche l’analisi dei cv che vanno compilati ed allegati alla domanda su form predisposti.
2. Attività e innovazione. In quest’area la valutazione verte sula descrizione dell’attività aziendale; sulla tipologia di innovazione introdotta (di prodotto, di processo, servizio, mercato); sull’impatto dell’innovazione verso i clienti ed il mercato; se vi è un vantaggio competitivo difendibile e in che modo.
3. Mercato. Si tratta di produrre una accurata analisi di mercato che tenga in cosiderazione le modalità di definizione dei target, la quantificazione, i criteri di segmentazione, le problem/solution, la UVP e la USP, abitudini di acquisto/consumo/utilizzo/approccio, frequenze di acquisto/utilizzo, ecc.. Si tratta poi di definire una accurata analisi competitiva sui concorrenti diretti e indiretti evidenziando i motivi differenzianti in ordine al tipo di innovazione proposta. Vanno infine definite le strategie di marketing e commericali, così come il go-to-market.
Naturalmente fa parte dell’iter di valutazione anche il piano degli investimenti e dei costi con particolare riguardo a quelli richiesti per l’agevolazione.
Startup e accessi ai fondi.La richiesta di integrazioni del bando smart & start
A seguito del colloquio, e sulla scorta della verbalizzazione, il comitato di valutazione in relazione alle macroaree di analisi ed alla griglia complessiva di valutazione, assegna un punteggio ad ogni argomento dell’istruttoria. Laddove non venga raggiunto il punteggio minimo di “rispondenza ai requisiti” (pari a 6) Invitalia potrà avanzare una richiesta di integrazioni alla quale è necessario rispondere entro 10 giorni. È di estrema importanza quindi che la domanda sia completa al momento della presentazione e che i proponenti siano in possesso della documentazione a supporto della domanda visto che potrebbe essere molto complicato produrre alcuni documenti in tempo così breve qualora non fossero ancora esistenti (accordi con partner o fornitori, preventivi, accordi per lo sfruttamento di proprietà intellettuale, accordi di riservatezza…). La mancata integrazione della domanda nei tempi concessi comporta il suo rigetto automatico.
Guarda un esempio di motivi ostativi all’ammisione
Startup e accessi ai fondi.Accoglimento o rigetto del bando smart & start
Se le integrazioni sono ritenute complete ed esustive vi e la comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
In caso contrario viene inviata una comunicazione di “rigetto” alla quale è ancora possibile replicare, integrando ulteriormente le informazioni e colmando “le lacune” che causano il motivo del rigetto.
Non capita spesso, ma in alcuni casi (molto pochi) una risposta compiuta, completa ed esaustiva per ogni “punto di criticità” , può ribaltare l’esito della valutazione.
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Per oggi terminiamo qui. Nel prossimo approfondimento dello speciale, restando nel tema dell’agevolazione smart & start tratteremo delle spese agevolabili in termini di pertinenza e congruità.