Autore: Nicola Vernaglione

Aggiornamenti Startup Act. La nuova modulistica

Così come previsto a inizio anno cominciano a fioccare le novità attuative conseguenti al “nuovo startup act”, e così a distanza di una sola settimana eccoci con il nostro secondo aggiornamento. Questa volta riguarda un adempimento di estrema importanza: “la dichiarazione dei possesso dei requisiti” che precede la nuova guida per startup e PMI innovative in corso di ultimi aggiornamenti

LaGemma Venture apre la Call for Future 2025: Creazioneimpresa tra i partner ufficiali

LaGemma Venture ha ufficialmente aperto le candidature per la Call for Future 2025, iniziativa rivolta a startup italiane che operano nell’ambito dell’agrifood e che intendono partecipare a un programma di accelerazione strutturato, in partenza a inizio 2026. L’obiettivo del programma è individuare e supportare progetti imprenditoriali in grado di rispondere alle principali sfide di innovazione in campo agricolo, alimentare e ambientale

Il business plan per ottenere fondi. Il webinar

🚀 Come deve essere il business plan per raccogliere fondi? 🔎📑
📣 Eccoci con il secondo Webinar ABC dell’anno che conclude il lungo speciale dedicato al “business plan per raccogliere fondi”!
Come sempre, restiamo fedeli alla nostra mission di diffondere conoscenza e supportare l’ecosistema delle imprese innovative. E lo facciamo riassumendo i temi trattati nel nostro lungo speciale “Il business plan per raccogliere fondi” ma soprattutto rispondendo in diretta alle vostre domande che si aggiungeranno a quelle poste dai noi nel corso dei singoli approfondimenti come ad esempio
📌 Quando è il momento giusto per elaborare un business plan vero e completo?
⏳Come si connette il business plan al business model?
✔️ Quanto sono importanti le assumption qualitative?
📌 Cost based o value based?

Il business plan per ottenere fondi. La Sostenibilità del piano

Il concetto di sostenibilità di ogni business e quindi di qualsiasi attività imprenditoriale passa naturalmente e obbligatoriamente dalla capacità della attività di generare flussi finanziari in grado di:
1.Sostenere l’intero flusso del modello di business.
2.Mantenere costantemente un benchmark positivo.
3.Remunerare il lavoro degli imprenditori.
4.Remunerare il capitale investito.
Break-even: o punto d pareggio, concetto al quale si da sempre una connotazione prettamente economica ovvero pareggio tra costi e ricavi, ma è molto più importante se non vitale la sua connotazione finanziaria, ovvero capacità dell’impresa di mantenere una costanza di pareggio e surplus di entrate rispetto alle uscite. La maggior parte delle imprese non chiude per mancanza di ricavi ma per disequilibrio finanziario.

Creazioneimpresa sigla un importante Protocollo di Intesa con LaGemma Venture per il Programma Agrifood

Con grande soddisfazione annunciamo la sottoscrizione del Protocollo di Intesa tra Creazioneimpresa Srl – SB e LaGemma Venture S.r.l. Un accordo che ci vede partner di un progetto ambizioso: il Programma Agrifood, pensato per accelerare e far crescere start up innovative nel settore agroalimentare.
Unirci a questa rete di imprese significa mettere in campo esperienze, competenze e valori condivisi, con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali ad alto impatto positivo. La collaborazione non è solo un’opportunità, ma la chiave per costruire un ecosistema di crescita sostenibile e duratura

Startup Act: il nuovo quadro normativo sotto la lente di esperti e istituzioni

lunedì 26 maggio, dalle ore 11.00 alle 13.00, si terrà in diretta su piattaforma Zoom il convegno “La riforma dello Startup Act: opportunità, criticità e questioni aperte”, organizzato dalla Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano, nell’ambito delle attività della Commissione Startup e PMI innovative dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano

Il business plan per ottenere fondi. I costi di struttura

Nella settima tappa del nostro approfondimento sullo sviluppo del Business Model Plan®, affrontiamo una delle componenti più tecniche e decisive del piano: la pianificazione operativa, concentrandoci in particolare sulla definizione degli investimenti in marketing, sull’identificazione dei costi diretti di prodotto/servizio, sul calcolo del costo del venduto e sull’analisi del margine di contribuzione

Il business plan per ottenere fondi. I costi funzionali

Nella settima tappa del nostro approfondimento sullo sviluppo del Business Model Plan®, affrontiamo una delle componenti più tecniche e decisive del piano: la pianificazione operativa, concentrandoci in particolare sulla definizione degli investimenti in marketing, sull’identificazione dei costi diretti di prodotto/servizio, sul calcolo del costo del venduto e sull’analisi del margine di contribuzione

Il business plan per ottenere fondi. Definire prezzi e ricavi previsionali

Continuiamo il nostro sviluppo operativo del business plan ed in particolare completiamo la definizione del Revenue Model e delle previsioni innestando la seconda variabile della funzione dei Ricavi: I prezzi. La definizione del prezzo dei nostri prodotti e servizi è una attività di natura strategica e operativa che quindi necessità di adeguati ragionamenti e approfondimenti.

Il business plan per ottenere fondi. USP e Revenue Model

Siamo nella fase operativa: il passaggio dal canvas alla pianificazione tecnica operativa, ovvero il processo che consiste nella redazione del cosiddetto PEF (Piano Economico e Finanziario). Ma in realtà, secondo il nostro modello Business Model Plan®, molto di più. Nell’approfondimento di oggi illustriamo lo step più importante e determinante: quello della definizione della USP e del revenue model

I progettesti e docenti del Master IPSOA “Startup Specialist”

BasicPlan. Il business plan per la banca

Scopri i nostri ultimi articoli

Il Potenziale delle PMI. Il Patent Box

Il “nuovo” PATENT BOX si articola in due modalità alternative, che consentono alle PMI di ottimizzare fiscalmente gli investimenti effettuati nel ciclo di sviluppo dei propri asset immateriali. Di eccezionale portata è Il “meccanismo premiale”, che consente di recuperare – con la stessa maggiorazione del 110% del meccanismo ordinario – i costi sostenuti fino a otto anni prima dell’ottenimento della privativa industriale. Quest’ultima possibilità è particolarmente rilevante per le imprese che abbiano effettuato investimenti consistenti in anni passati e ottengano il titolo solo in epoca recente.
Un esempio chiarisce meglio: un’impresa sviluppa tra il 2016 e il 2023 un software originale, lo utilizza internamente a partire dal 2023 e lo registra presso la SIAE nel 2024. Con l’opzione al Patent Box esercitata nel 2025, può recuperare le spese sostenute dal 2016 al 2023 (escluso il 2024, se già agevolato con il meccanismo ordinario). Un’opportunità concreta per valorizzare fiscalmente investimenti spesso sottostimati

Il Potenziale delle PMI. Misurare l’innovazione con il TRL

Il TRL è una metodologia di valutazione che consente di quantificare oggettivamente lo stato di avanzamento di un progetto tecnologico e permette di mappare con precisione il percorso di una tecnologia dai principi fondamentali (TRL 1) al sistema comprovato in ambiente operativo (TRL 9). Concepito dalla NASA negli anni ’70 per l’ambito aerospaziale, il sistema è stato successivamente modificato e adottato da numerose agenzie e organizzazioni a livello globale, tra cui la Commissione Europea. L’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO) ha pubblicato un proprio standard nel 2013 per definire i livelli TRL e i relativi criteri di valutazione.

Il Potenziale delle PMI. L’innovazione nelle PMI

Iniziamo, con questo articolo, il nuovo speciale dedicato a cogliere il “Potenziale delle PMI”: quel potenziale di innovazione che spesso, rimane nascosto nei siti produttivi e nei processi delle imprese di servizi.
L’idea è quella di fornire, agli imprenditori e ai loro consulenti, spunti e strumenti operativi che consentano di “formalizzare” l’innovazione che caratterizza le PMI italiane.
Innanzitutto, parleremo di TRL (Technology Readiness Level) come strumento che può aiutare a individuare il livello e lo stato di innovazione dei prodotti e processi.
Ci occuperemo poi degli strumenti giuridici e fiscali che possono agevolare la messa a terra dell’innovazione, sia adottando regimi fiscali agevolati (ad esempio il patent box o il credito di imposta R&D) sia individuando l’<> più appropriato per valorizzare l’innovazione (dalla PMI innovativa con il suo regime ad hoc, alla creazione di startup tramite spin off aziendali).
Analizzeremo inoltre come il controllo di gestione possa essere utilizzato come strumento per l’individuazione dell’innovazione (oltre che per un’appropriata analisi dei dati aziendali).

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