Detrazioni investimenti in startup. Il 30 giugno in collaborazione con Startup Geeks abbiamo tenuto un webinar sul tema delle detrazioni per investimenti in startup rispondendo alle domande dei partecipanti. Pubblichiamo in due articoli le domande e le risposte.
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Detrazioni Investimenti in Startup. Caratteristiche della detrazione
1.Le detrazioni (30% e 50%) spettano sia in fase di costituzione sia in fase di successivo aumento di capitale?
No, il MISE ha specificato, interpretando in modo restrittivo la normativa, che la detrazione del 50% spetta solo in caso di investimenti in aumenti di capitale (o meglio, ulteriori investimenti), pertanto la startup deve essere già costituita. In tal senso è anche strutturata la piattaforma ministeriale, obbligatoria per la comunicazione preventiva dell’investimento. Unica deroga ha riguardato le startup costituitesi nel 2020 per le quali sono rientrati nell’agevolazione anche gli investimenti iniziali.
2. La detrazione maggiorata del 50% (fino a euro 100.000) per le persone fisiche è alternativa alla detrazione ordinaria del 30%? Vale lo stesso per la deduzione per investimenti in PMI (300.000 euro)?
La normativa degli investimenti in startup è strutturata in modo differente rispetto a quella degli investimenti in PMI. Nel caso delle startup, è espressamente previsto che la detrazione 50% è alternativa a quella del 30%. La stessa cosa non è invece prevista per le PMI, nel qual caso è quindi possibile utilizzare la detrazione del 50% fino a 300.000 euro e quella del 30% oltre tale ammontare. Quindi in caso di Startup occorre preventivamente pianificare e decidere quale tipo di agevolazione opzionare con un opportuno calcolo di convenienza.
3.Le detrazioni (50% e 30%) spettano anche in occasione di piani di w4e, piani di incentivazione o conversione di SFP?
Si, spettano in tutti i casi in cui venga aumentato il capitale sociale nella forma di “conferimenti in denaro” ricordando che nel caso di aumento di capitale in Work for Equity attraverso compensazione del credito, questo corrisponde appunto ad un versamento in denaro.
Detrazioni Investimenti in Startup. Modalità
4.L’investimento in startup può essere detratto sia nel modello unico che nel modello 730?
No, nel modello 730 non è previsto il rigo dedicato alla detrazione. Tuttavia occorre chiarire che non è vero che i dipendenti non possono fruire dell’agevolazione. In realtà possono farlo presentando il Modello Unico (nell’anno di competenza della maturazione del beneficio) nelle modalità previste, ed acquisendo il diritto alla detrazione IRPEF che poi può essere rimborsata in busta paga, ritornando poi, per gli anni successivi, ad utilizzare il modello 730. Quindi in realtà per il lavoratori dipendenti risulta molto più vantaggioso, trasformandosi in liquidità quasi immediata.
5.Gli investitori esteri possono utilizzare la detrazione?
Per godere della detrazione è necessario (a) avere un reddito imponibile in Italia e (b) che tale reddito sia assoggettato ad IRPEF. Quindi un investitore residente all’estero può godere dell’agevolazione a patto che abbia redditi da dichiarare in Italia assoggettati ad IRPEF.
6.I soggetti con imposta forfettaria/sostitutiva possono utilizzare la detrazione?
Il requisito che il reddito deve essere assoggettato ad IRPEF esclude che la detrazione possa essere utilizzata su redditi assoggettati ad imposte diverse.
7. Cosa succede in caso di mancanza di reddito imponibile?
La detrazione può essere riportata in avanti fino al quarto anno; trascorso tale periodo, viene persa.
8.Quale documentazione deve essere rilasciata dalla startup agli investitori?
La startup deve rilasciare all’investitore due documenti: il piano di investimento e la certificazione della detrazione. Per maggiori approfondimenti, si veda il nostro precedente articolo.