La proroga a 72 mesi per le startup costituite nel 2020

Di cosa si parla

Premessa: cosa prevede la nuova circolare del MIMIT

Con la Circolare del 30 luglio 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) interviene per chiarire l’applicazione delle nuove disposizioni in materia di start-up innovative, introdotte dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 (legge n. 193/2024). Il documento fornisce istruzioni operative agli uffici delle Camere di Commercio circa l’iscrizione, la permanenza e la cancellazione delle imprese nella sezione speciale del Registro delle Imprese (RI) riservata alle startup innovative.

Uno dei chiarimenti più rilevanti riguarda la scadenza definitiva della deroga concessa durante la pandemia da Covid-19 per la permanenza nel Registro oltre il limite ordinario di 60 mesi, fissato dall’art. 25 del D.L. 179/2012.

La misura straordinaria del D.L. 34/2020

Durante la fase emergenziale, l’art. 38, comma 5, del D.L. 34/2020 (Decreto Rilancio) aveva temporaneamente esteso il termine di permanenza nella sezione speciale da 60 a 72 mesi, al fine di garantire maggiore continuità operativa alle startup nate in un contesto economico critico. Questo beneficio ha permesso a molte startup costituite tra il 2014 e il 2020 di mantenere lo status e i vantaggi correlati (esenzioni fiscali, facilitazioni in materia di lavoro, accesso prioritario a bandi e incentivi) per un anno in più rispetto al regime ordinario.

Tale deroga, tuttavia, è scaduta e non è stata prorogata ulteriormente.

Fine della proroga: cancellazioni d’ufficio per le startup oltre i 60 mesi

La circolare precisa che, a partire dal 18 dicembre 2024, le startup che avevano superato i 60 mesi dalla costituzione devono essere cancellate automaticamente dalla sezione speciale del RI, salvo che non avvenga il passaggio alla sezione dedicata alle PMI innovative (ai sensi dell’art. 4, comma 2, del D.L. 3/2015).

Un’analisi aggiornata al 10 marzo 2025 ha rilevato che 817 imprese risultano iscritte pur avendo superato la soglia dei 60 mesi; di queste, 584 erano già fuori termine al 18 dicembre 2024. Queste ultime saranno oggetto di cancellazione immediata d’ufficio da parte delle Camere di Commercio, senza ulteriori proroghe.

Come effettuare il passaggio alla sezione delle PMI innovative

Le startup che stanno per essere cancellate perché hanno superato i 60 mesi possono richiedere l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle PMI innovative, a condizione che rispettino i requisiti richiesti dalla normativa vigente (art. 4, comma 2, del D.L. 3/2015, convertito dalla legge 33/2015).

Per effettuare il passaggio:

  1. Verifica dei requisiti: l’impresa deve essere in possesso dei requisiti previsti per le PMI innovative, tra cui:

    • essere una PMI ai sensi della definizione europea (Raccomandazione 2003/361/CE);

    • svolgere attività di innovazione tecnologica o possedere titoli di proprietà industriale;

    • dedicare almeno il 3% del fatturato o dei costi a R&S, oppure avere un team altamente qualificato.

  2. Preparazione della documentazione:

    • autocertificazione dei requisiti su modello approvato dal MIMIT;

    • bilanci approvati, relazioni tecniche, eventuali brevetti o pubblicazioni scientifiche;

    • dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante.

  3. Presentazione della domanda: tramite la piattaforma telematica del Registro delle Imprese, allegando tutta la documentazione richiesta.

  4. Iscrizione nella nuova sezione: a seguito delle verifiche, l’impresa sarà iscritta nella sezione dedicata alle PMI innovative, mantenendo in tal modo la continuità dello status speciale e dei benefici ad esso connessi.

È importante che la richiesta venga effettuata prima della cancellazione d’ufficio, al fine di evitare interruzioni nei benefici.

Implicazioni operative per le startup innovative

Startup costituite prima del 19 dicembre 2019

Tutte le startup che hanno superato i 60 mesi dalla data di costituzione entro il 18 dicembre 2024 non hanno più diritto alla permanenza nella sezione speciale. La proroga emergenziale a 72 mesi è decaduta. Per queste imprese è necessario valutare il passaggio alla sezione dedicata alle PMI innovative, se in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.

Startup costituite dal 19 dicembre 2019 in poi

Le startup fondate dopo il 18 dicembre 2019 e iscritte nella sezione speciale del RI possono ancora beneficiare del limite dei 72 mesi, purché la loro permanenza rientri nel periodo coperto dalla deroga e abbiano ottenuto la proroga entro i termini previsti. Per queste imprese, il vantaggio concreto è rappresentato da un ulteriore anno di accesso al regime agevolato (fiscale, lavoristico e amministrativo), che può risultare strategico per consolidare l’attività, attrarre investimenti o pianificare l’evoluzione verso la fase di scale-up.

In conclusione

La scadenza della proroga ai 72 mesi chiude definitivamente la finestra emergenziale aperta durante la pandemia. Le startup fondate prima del 19 dicembre 2019, se non già migrate nel regime delle PMI innovative, devono essere cancellate per decorso dei termini. Al contrario, le startup costituite a partire dal 19 dicembre 2019 possono ancora sfruttare il termine esteso per completare il loro ciclo di sviluppo come imprese innovative.

È fondamentale che tutte le startup interessate agiscano tempestivamente per:

  • verificare il possesso dei requisiti aggiornati alla luce delle nuove disposizioni;

  • valutare il passaggio alla sezione delle PMI innovative, ove possibile;

  • preservare i vantaggi fiscali, occupazionali e finanziari garantiti dallo status specia

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Altri aggiornamenti saranno pubblicati in corso d’anno.

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