Costituzione startup. Oggi torniamo con la nostra rubrica delle Q&A che da un po’ di tempo non proponiamo. Non perché non ce ne siano pervenute, di domande, ma solo perché abbiamo ritenuto dare maggior rilievo agli argomenti che avete letto nei precedenti articoli.
Un caffè dedicato interamente alla costituzione, dimostrando, se ce ne fosse il motivo, che è un argomento che non si esaurisce mai. Anzi interamente dedicato ad un aspetto specifico della costituzione che interessa un altro argomento caldo: le detrazioni.
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Costituzione startup. Il trade off della detrazione.
Ecco il quesito.
“Siamo in cinque e costituiremmo la società con versamento di euro 10.000 ciascuno quindi, con versamenti interamente al capitale di euro 50.000. Ci conviene versarli tutti in fase di costituzione oppure costituire con un capitale più basso e poi fare l’aumento di capitale per avere maggiori detrazioni?”
Costituzione startup. Prima premessa alla risposta
Prima di passare a fornire una risposta con esempio del calcolo del vantaggio occorre premettere e ricordare due aspetti fondamentali.
- Non esistono più le SRL a Capitale Ridotto ma solo le SRL ordinarie e quelle semplificate. E che, la ormai non più recente riforma del diritto delle società e le successive modifiche intervenute eliminando appunto le SRL a capitale ridotto hanno stabilito che le SRL possono costituirsi anche con capitale inferiore ai 10.000 euro (limite precedente alla riforma per le SRL ordinarie). Esistono ovviamente in tal caso alcune limitazioni una delle quali riguarda la necessità (in caso di capitale inferiore a 10.000) che il capitale sottoscritto sia interamente versato, mentre come noto, per SRL con capitale di almeno 10.000 è possibile versare, solo il 25%. Quindi in questo caso il calcolo di vantaggio finanziario (disponibilità dei soci) ha un “break even” fissato a 2.500 euro. Ovvero: se costituisco a 10.000 posso versare il 25% (euro 2.500). Per avere un vantaggio finanziario dovrei costituire con capitale inferiore a € 2.500 e versarlo tutto. Ovviamente a parte l’ipotesi teorica del vantaggio poi dovrei immediatamente rilevare che quel capitale non basterebbe nemmeno a una settimana di vita (spese iniziali) della startup dovendo poi i soci (al minimo) provvedere a finanziare la società, ad esempio, con un prestito soci.
Costituzione startup. Seconda premessa alla risposta
- Chiunque investa (quindi anche i soci iniziali) in startup apportando capitali che confluiscono a Capitale sociale e riserva di sovraprezzo gode del beneficio della detrazione fiscale (detrazione non credito d’imposta, che è una cosa differente, si legga il nostro e-book a riguardo). Tale detrazione consiste in una percentuale calcolata appunto sull’apporto: ordinaria del 30%; maggiorata del 50%. La detrazione ordinaria non ha bisogno di procedure autorizzative, è quindi per così dire, automatica ed è fruibile anche per gli investimenti iniziali (quelli in fase di costituzione) a patto che la Startup sia contestualmente iscritta al registro imprese e quindi immediatamente operativa (si legga il nostro e-book al riguardo). La detrazione maggiorata la si può invece ottenere solo sugli investimenti successivi o incrementali, ovvero, traducendo, per gli aumenti di capitale ed è sottoposta a preventiva procedura autorizzativa.
Costituzione startup. Il trade off ragionato
Fatte le dovute premesse occorre adesso comprendere cosa conviene fare. Costituire subito con il capitale di euro 50.000 oppure con euro 10.000 e poi effettuare un aumento di capitale?
Per poter rispondere in maniera concreta alla domanda dobbiamo partire da presupposti e ipotesi.
Il primo presupposto riguarda il costo dell’atto. Generalmente questo (soprattutto in merito a diritti e bolli, a parte le esenzioni per le startup) può risultare incrementale in relazione al “valore dell’atto” e tale valore altro non è (ovvero può coincidere) con il valore degli apporti (capitale e sovraprezzo). Quindi già questo farebbe propendere per costituire con capitale di € 10.000.
Ipotizziamo (sempre teoricamente) che il costo dell’atto per una costituzione con capitale di € 10.000 sia di euro 1.400 (netto a pagare comprensivo di ogni onere) e che il valore incrementale sia di € 200 per ogni ulteriori 10.000 euro. Questo significa, nella domanda prospettata, che avrei un costo per la costituzione di 1.400 + (200 X 4) ovvero € 2.200.
Supponiamo (sempre teoricamente) che le tariffe siano le medesime per l’atto di aumento di capitale. . Nel secondo caso avremmo quindi:
il costo per la costituzione € 1.400
Il costo per l’aumento di capitale (di euro 40.000) che considera € 1.400 (per i primi 10.000) ai quali aggiungere € (200 x 3) in relazione agli ulteriori 30.000 quindi 2.000 euro.
Quindi optando per la prima soluzione (costituzione a 10k e aumento di capitale) avremmo un costo complessivo per atti di € 1.400 + 2.000 ovvero 3.400 euro a fronte dei 2.200 in caso di costituzione con intero versamento dei 50.000 euro.
Costituzione startup. Calcolo finale e scelta
Veniamo adesso a completare il calcolo di convenienza introducendo l’argomento delle detrazioni.
Nel caso costituissimo con capitale di euro 10.000 si maturerebbero detrazioni (pari al 30%) di euro 3.000
Nell’altro caso (versamento di euro 50.000) le detrazioni (30%) sarebbero ovviamente di € 15.000
Vediamo adesso il calcolo di convenienza con l’aumento di capitale introducendo anche una simulazione di “break even”.
Nel caso appena riportato avremmo un costo complessivo dell’operazione (costituzione + aumento di capitale) pari a € 3.400, e partiamo da questo.
Trattando il vantaggio delle detrazioni queste sarebbero:
Pari a 3.000 in fase di costituzione (30%)
Pari a 20.000 per l’aumento di capitale (il 50% di 40.000)
Quindi con una agevolazione complessiva pari a 23.000 a fronte dei precedenti 15.000 ed avendo un valore incrementale di agevolazione di 8.000.
Calcolo del vantaggio effettivo. Quindi in questo caso avremo ottenuto un vantaggio effettivo di euro 6.000 pari alla differenza tra valore incrementale della detrazione (8.000) e costo aggiuntivo dell’aumento di capitale (2.000).
Costituzione startup. Conclusioni
Ovviamente in tutto ciò occorre tener conto di alcuni aspetti importanti (sia contabili che finanziari).
- Il costo degli atti lo sostiene la società
- I benefici fiscali li godono i soci della società
- L’esborso per il costo degli atti è immediato
- Il beneficio è fruibile nella dichiarazione dei redditi dell’anno di competenza, quindi se effettuo l’operazione nel 2022 ne fluirò nel 2023 quando presento la dichiarazione del redditi.