Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Analisi del metodo scorecard nella valutazione premoney

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Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Il metodo scorecard della valutazione Premoney

Continuiamo il nostro nono speciale del 2024 dedicato al investor kit.  Dopo aver introdotto ed inquadrato il tema del investor kit , illustrato i contenuti di un vero business plan, ed introdotto il tema della valutazione premoney oggi con il quarto contributo di Nicola Vernaglione continuiamo a parlare dei “supporti” restando sul tema della Valutazione Premoney ed entrando nel merito di come si arriva alla definizione del valore illustrando le metodologie sottostanti ed iniziando dal metodo Scorecard.

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Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Valutazione Premoney: approccio alla metodologia

Pensare di valutare una startup seguendo le metodologie classiche di valutazione d’impresa non è la via corretta. Ancora peggio è pensare di valutarle sulla sola base di metodologie finanziarie ed in particolare sulla sola base del Metodo Venture. La startup è per definizione un’impresa ad elevato potenziale, tanto più alto quanto più si trovi allo stadio iniziale. In particolare per le startup che si trovano nello stadio di SEED o PRESEED la valutazione basata su “metodi classici” o su soli metodi finanziari è pressoché impossibile. O meglio sarebbe possibile ma poco significativo. Per chiarirci meglio. Soprattutto le startup che si trovano negli stadi iniziali quasi sempre non hanno ancora metriche di fatturato, e se le hanno, non hanno ancora consolidato il modello delle revenues, quindi tutti gli output economici e finanziari si basano esclusivamente sulle previsioni del business plan. Risulta quindi utile e necessario adottare un approccio che tenga si conto delle variabili economiche e finanziarie (previsionali) ma che (soprattutto) valuti quello che inizialmente è l’asset più importante: il potenziale di crescita. Ed è qui che l’integrazione di metodologie qualitative gioca un ruolo fondamentale. Ma cosa si intende per metodologie qualitative? E come si fa a valutare il potenziale? Rispondiamo prima al secondo dei due quesiti. Nelle metodologie qualitative che esamineremo “il potenziale inespresso” viene codificato sulla base di criteri fissi, ovvero sono sempre gli stessi. Tali criteri sono:
l’esperienza nel settore specifico dei fondatori;
✅ la presenza di un team completo;
✅ l’esperienza complessiva e imprenditoriale del core team;
✅ la presenza di brevetti e privative di valore;
✅ la presenza di partnership industriali e commerciali;
✅la presenza di accordi e/o (pre) contratti con clienti significativi;
✅il contesto e l’ampiezza del mercato;
✅il modello di business scalabile;
✅il valore ed il tasso di crescita del mercato specifico;
✅ la presenza di barriere ed il livello di concentrazione dell’offerta;
✅il contesto concorrenziale;
✅ lo stadio di sviluppo del prodotto/servizio;
✅il settore di appartenenza;
✅ il Paese o l’area geografica di appartenenza;
✅il GTM (Go-To-Market).
L’insieme di questi criteri, da pesare in base ad un preventivo assessment, forma gli “asset” intangibili che permettono di valorizzare il potenziale, ed assegnare un valore oggettivizzato.

Il peso dei su elencati criteri influenzerà il valore specifico della metodologia (in questo caso la Scorecard) e ad ognuna delle metodologie utilizzate si assegnerà un peso che condizionerà il valore finale espresso quale media ponderata del valore di ognuna delle metodologie.

Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Il metodo Scorecard della Valutazione Premoney

Questo metodo è stato concepito da William H. Payne della Ohio Tech Angels group e adottato dalla Fondazione Ewing Marion Kauffman. “La valutazione di un business dipende dalle caratteristiche di innovazione e differenziazione rispetto alla media comparabile di imprese che operano nella stessa area geografica ed economica (Italia, Europa nel nostro caso)”.

Vediamo quali sono i parametri analizzati dal metodo. Il principio più importante di questo metodo è che “il confronto (benchmark) con aziende simili e consolidate (per settore e mercati) è importante nel definire un prezzo di exit di un’azienda“. Questo metodo considera la valutazione media di aziende della stessa regione geografica o nazione come punto di partenza (oltre ovviamente al settore di appartenenza). Il metodo utilizza criteri e indicatori (quelli che abbiamo riportato in elenco). Per ognuno dei criteri utilizzati è assegnato un punteggio che indica se l’azienda performa meglio o peggio rispetto alle aziende simili (valore di benchmark). A seconda di questi punteggi e i relativi pesi (di default e modificabili), la valutazione dell’azienda sarà regolata verso l’alto o verso il basso.

Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Come funziona il metodo Scorecard della Valutazione Premoney

Nella formulazione del valore definito sulla base di questo primo metodo si tiene poi conto di tre aspetti fondamentali.

1) Determinazione della valutazione media di società simili, valutazioni in base al Paese (Italia) ed Area (EU) della società, e del settore di appartenenza. Le fonti dei dati utilizzate derivano da “operazioni comparabili” ovvero:
– round chiusi con successo su piattaforme di equity crowdfunding.
– Database di reti di Angel Investors, Venture Capital e altri Investitori istituzionali.
– Il database banca dati Crunchbase.

2) Assegnazione di un punteggio sulla base di 6 criteri (e sotto indicatori), ottenuto inserendo, (dopo opportuna ed appropriata pre-valutazione) i dati dell’azienda valutata acquisiti da un business plan, da altri documenti aziendali e sulla base di un documento di assessment guidato ed analitico il tutto, ovviamente, previa verifica e normalizzazione dei dati e delle informazioni. Di seguito si riportano i valori medi o di default assegnati mediamente ad una startup in relazione allo stadio di sviluppo, e comunque modificabili dal valutatore.

Preliminarmente occorre considerare qual è il range (minimo e massimo) di valori che la variabile del metodo assume (in relazione al valore complessivo generato) in considerazione dello stadio della startup che si sta valutando senza però che questo rappresenti in vero limite rispetto alle reali condizioni di competitività dell’impresa che si sta valutando.

I Database indicati suggeriscono quindi il set di valori standard riportato nella tabella. Tali valori si intendono quale riferimento internazionale (quindi non contestualizzato alle reali condizioni di competitività dell’impresa), e quindi sono (devono essere), laddove se ne riscontri la necessità e utilità, suscettibili di variazioni a cura del valutatore, ovviamente, con opportuna, logica e coerente relazione di motivazione a beneficio degli investitori.

Nelle tabelle di esempio si sta valutando una startup che si trova nella condizione di “expansion stage“.

Passiamo ora a vedere nello specifico quali sono le variabili analitiche analitici sottostanti al singolo criterio.

Come già detto il peso dei criteri non deve intendersi “di riferimento” e non bloccante quindi suscettibile di ponderazioni a cura del valutatore in seguito a verifiche di assessment sull’impresa valutata.

Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Il valore finale del metodo Scorecard della Valutazione Premoney

Sulla base dell’assegnazione del peso dei criteri sottostanti si otterrà il valore del Metodo Scorecard che contribuirà, (in seguito al preventivo assegnazione del peso di partenza), alla determinazione del Valore Premoney.

Come già detto, è’ importante notare come il metodo riporta un benchmark rispetto alle imprese che si trovano nelle medesime condizioni competitive (stadio, Paese, settore, ecc.). Un indicatore molto importante, che viene attentamente valutato dagli investitori soprattutto ove si riscontrino degli scostamenti al rialzo non adeguatamente giustificati nella relazione del valutatore.

Presentarsi agli investitori in maniera efficace. Conclusioni sul  metodo Scorecard della Valutazione Premoney

Il metodo Scorecard in una valutazione premoney completa e profonda, rappresenta uno dei cinque metodi da utilizzare e combinare per ottenere un valore  congruo e coerente della startup. Il Metodo Scorecard insieme al secondo Metodo (Berkus) rappresentano il set di metodologie che valutano gli asset qualitativi della startup che risultano di importanza assoluta soprattutto negli stadi di sviluppo iniziali. Il confronto con imprese simili in termini di area geografica e settore, unito alla flessibilità dei punteggi adattabili, rende il metodo adattabile alle peculiarità di ogni startup. Il metodo Scorecard, è il primo step indispensabile  per “quantificare” e comunicare il potenziale di crescita e il valore intrinseco della startup. 

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Per oggi ci fermiamo qui.

Nel prossimo contributo continueremo ad analizzare le metodologie parlando del metodo Berkus

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