
La cessione quote al valore nominale. Rischi e caso pratico.
La cessione quote a valore nominale. Oggi condividiamo con la nostra community
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Di cosa si parla Capitale SRL e sovraprezzo. Oggi dedichiamo il caffè
Il 2025 si presenta da subito come un anno “frizzante” e pieno di novità stimolanti per tutto l’ecosistema della imprese innovative. Di conseguenza anche noi, pronti ad accogliere, le aspettative e le indicazioni del “nostro pubblico” evolviamo le nostre offerte ed i nostri format. Abbiamo “ristretto” in videocaffè del mercoledì per renderlo più adatto e fruibile, creando un format da 100 secondi
Costituzione Start up innovativa. E’ un argomento sul quale torniamo spesso perchè
Creazioneimpresa conferma il proprio impegno a sostegno dello sviluppo imprenditoriale e delle iniziative ad alto potenziale, CreazioneImpresa si pone sempre più come acceleratore e “scouter” di talenti, rafforzando il proprio ruolo chiave nell’ecosistema dell’innovazione anche attraverso la partecipazione diretta in startup ad alto potenziale
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 295 del 17 dicembre 2024, è stata pubblicata la legge 16 dicembre 2024, n. 193 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023” che entra in vigore oggi 18 dicembre 2024. Il Testo presenta alcuni importanti disposizioni che di fatto rivoluzionano l’intero disposto normativo che disciplina startup e pmi innovative
La raccolta di capitali è una fase critica per una startup e richiede strumenti ben progettati per comunicare il valore dell’opportunità di investimento. Il pitch e l’investor deck sono i principali supporti utilizzati per coinvolgere gli investitori, integrati da una robusta analisi finanziaria con metriche come IRR, valutazioni premoney, ipotesi di exit e payback period. In questo articolo, ogni punto è arricchito da esempi pratici per chiarire l’approccio ottimale.
Elemento essenziale dell’investor kit è la elaborazione e presentazione di un’offerta ben calibrata ed efficace agli investitori. Un corretto approccio deve tener conto di vari aspetti: modalità di raccolta (diretta o attraverso piattaforme); canali da utilizzare; lista dei referral; progetto da finanziare; possibilità di coinvolgimento degli investitori nel business; strategia di cap table. Tutti elementi che influenzeranno sia il “quantum”, (ovvero l’obiettivo di raccolta) che le modalità di attuazione, a cominciare dalla strutturazione di un adeguato aumento di capitale e di quote idonee a rappresentare i maniera adeguata interesse e potenziale degli investitori.
Terminiamo oggi il nostro percorso dentro la Valutazione premoney analizzando gli ultimi due (di tr) metodi finanziari: i metodi DCF, ordinario econ crescita di lungo termine. Il DCF con LTG (Long Term Growth) assume che i flussi di cassa futuri cresceranno ad un tasso costante basato su quelli dell’industria e settore di appartenenza computando anche il Valore Terminale. Tra i due metodi DCF con LTG è il meno importante e viene utilizzato più come valore di controllo che come effettivo metodo di valutazione. Il DCF con metodo di crescita a lungo termine è uno dei modelli più diffusi per valutare le società quotate. Questo metodo presuppone che la società sopravvivrà e crescerà stabilmente e a tasso costante. Sono metodo molto tecnici e molto complessi dove l’importanza delle singole variabili della formula devono essere attentamente manovrati dal valutatore soprattutto; il fattore di rischio (beta); il tasso di sconto dei flussi di cassa futuri (WACC); il tasso di sopravvivenza (Sr o St)
Creazioneimpresa conferma il proprio impegno a sostegno dello sviluppo imprenditoriale e delle iniziative ad alto potenziale, CreazioneImpresa si pone sempre più come acceleratore e “scouter” di talenti, rafforzando il proprio ruolo chiave nell’ecosistema dell’innovazione italiano
I progettesti e docenti del Master IPSOA “Startup Specialist”
Nell’immaginario comune la startup (ma anche la PMI innovativa) continua ad essere (ancora oggi) una
Il “nuovo” PATENT BOX si articola in due modalità alternative, che consentono alle PMI di ottimizzare fiscalmente gli investimenti effettuati nel ciclo di sviluppo dei propri asset immateriali. Di eccezionale portata è Il “meccanismo premiale”, che consente di recuperare – con la stessa maggiorazione del 110% del meccanismo ordinario – i costi sostenuti fino a otto anni prima dell’ottenimento della privativa industriale. Quest’ultima possibilità è particolarmente rilevante per le imprese che abbiano effettuato investimenti consistenti in anni passati e ottengano il titolo solo in epoca recente.
Un esempio chiarisce meglio: un’impresa sviluppa tra il 2016 e il 2023 un software originale, lo utilizza internamente a partire dal 2023 e lo registra presso la SIAE nel 2024. Con l’opzione al Patent Box esercitata nel 2025, può recuperare le spese sostenute dal 2016 al 2023 (escluso il 2024, se già agevolato con il meccanismo ordinario). Un’opportunità concreta per valorizzare fiscalmente investimenti spesso sottostimati
Il TRL è una metodologia di valutazione che consente di quantificare oggettivamente lo stato di avanzamento di un progetto tecnologico e permette di mappare con precisione il percorso di una tecnologia dai principi fondamentali (TRL 1) al sistema comprovato in ambiente operativo (TRL 9). Concepito dalla NASA negli anni ’70 per l’ambito aerospaziale, il sistema è stato successivamente modificato e adottato da numerose agenzie e organizzazioni a livello globale, tra cui la Commissione Europea. L’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO) ha pubblicato un proprio standard nel 2013 per definire i livelli TRL e i relativi criteri di valutazione.
Iniziamo, con questo articolo, il nuovo speciale dedicato a cogliere il “Potenziale delle PMI”: quel potenziale di innovazione che spesso, rimane nascosto nei siti produttivi e nei processi delle imprese di servizi.
L’idea è quella di fornire, agli imprenditori e ai loro consulenti, spunti e strumenti operativi che consentano di “formalizzare” l’innovazione che caratterizza le PMI italiane.
Innanzitutto, parleremo di TRL (Technology Readiness Level) come strumento che può aiutare a individuare il livello e lo stato di innovazione dei prodotti e processi.
Ci occuperemo poi degli strumenti giuridici e fiscali che possono agevolare la messa a terra dell’innovazione, sia adottando regimi fiscali agevolati (ad esempio il patent box o il credito di imposta R&D) sia individuando l’<
Analizzeremo inoltre come il controllo di gestione possa essere utilizzato come strumento per l’individuazione dell’innovazione (oltre che per un’appropriata analisi dei dati aziendali).
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